Il Manifesto di Ventotene è radicale: ignorare il contesto in cui è nato vuol dire fraintendere

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Di Simone Millimaggi Il Manifesto di Ventotene, redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni durante il loro confino politico sull’isola di Ventotene, è considerato uno dei testi fondativi dell’idea di un’Europa unita e federale. Tuttavia, le critiche rivolte al documento, come quelle recentemente espresse da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, rischiano di apparire decontestualizzate se non si tiene conto delle circostanze storiche in cui il manifesto è stato concepito. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

«Il Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli in un carcere fascista, simboleggia la necessità di un’Europa unita contro i nazionalismi distruttivi». Da europeista convinto, Daniel Cohn-Bendit critica in modo netto le ultime dichiarazioni della premier Giorgia Meloni (la Repubblica)

A gettare il cuore oltre l'ostacolo, col consueto slancio, è il verde Angelo Bonelli: «Dobbiamo costruire la coalizione di Ventotene, per liberare l'Italia dalla destra». Con buona pace degli eroi della Resistenza al fascismo e padri del federalismo europeo Spinelli, Rossi e Colorni, oggi l'opposizione a Meloni non riuscirebbe a mettersi d'accordo per scrivere insieme nemmeno un bigliettino dei Baci Perugina, figuriamoci un epocale Manifesto politico. (il Giornale)

Nella nuova puntata di Fratelli di Crozza, in onda il venerdì in prima serata sul Nove e in streaming su Discovery+, Maurizio Crozza veste i panni di Mario Sechi sempre in prima linea nel difendere la Premier Meloni: «Ma la sinistra è invidiosa perché è innegabile che la povera Giorgia sta salvando il mondo che è precipitato in un baratro di disperazione. (Il Giornale d'Italia)

Meloni, la storia non si può riscrivere

Manifesto di Ventotene: cos'è il testo redatto nel 1941 (Il Giornale d'Italia)

Nella nuova puntata di Fratelli di Crozza, in onda il venerdì in prima serata sul Nove e in streaming su Discovery+, Maurizio Crozza torna a vestire i panni della Premier Giorgia Meloni, questa volta alle prese con la bufera scatenata dalle sue dichiarazioni sul Manifesto di Ventotene: «Ma perché parlare di casini che c’ho nel 2025 quando posso derapare… tirando fuori ‘sta roba del 1941?! Io manco lo sapevo cos’era il Manifesto di Ventotene, me l’ha dato Fazzolari… m’ha detto: Leggi ‘ste tre righe... (Il Giornale d'Italia)

Se fosse ancora tra noi, Eugenio Scalfari sorriderebbe dell’audace colpo della solita Meloni. Uno degli ultimi grandi intellettuali italiani, europeista e progressista, laico e liberale, accusato di aver condiviso i «principi anti-democratici» del manifesto di Ventotene e di aver teorizzato che «l’unica forma di democrazia è l’oligarchia». (la Repubblica)