Lega si ritrova oggi a Pontida, Orban con Salvini e Vannacci 'debutta'

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La Lega di Matteo Salvini si ritrova a Pontida oggi, domenica 6 ottobre, per l'appuntamento tradizionale. "Non sarà una Pontida come le altre", ha detto Matteo Salvini, invitando i suoi a non mancare: "Il tuo sostegno mi darà quella forza che mi accompagnerà in tribunale". Il leader della Lega, sul pratone delle origini, avrà il meteo che sembra sorridergli e un pienone di folla che quest'anno potrebbe essere da record. (Adnkronos)

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Raduno Lega Pontida 2024, l'edizione più a destra di sempre Oggi, domenica 6 ottobre 2024, è il giorno del raduno della Lega a Pontida. Una data scelta per celebrare l'anniversario della battaglia di Lepanto del 1571. (Prima Merate)

E in attesa del leader Matteo Salvini e degli ospiti della destra sovranista in arrivo da mezza Europa, per ora nel paesino della Bergamasca dominano gli slogan pro Autonomia e in difesa del segretario, che rischia 6 anni di carcere con l'accusa di sequestro di migranti a Lampedusa nell'ambito del processo Open Arms. (Liberoquotidiano.it)

Il generale, alla sua prima al raduno storico della Lega, si è recato nello stand del Veneto. Il generale ed eurodeputato Roberto Vannacci è arrivato a Pontida, accolto dalle note di 'Generale' di Francesco De Gregori. (Adnkronos)

“Con Salvini arrestate anche me”: vicesindaco del Foggiano vestito da carcerato sul pratone di Pontida

Da un estremo all’altro, insomma. In poco più di tre decenni, chi lo ha calpestato ha compiuto un lungo tragitto politico e ideologico che lo ha portato da un primigenio afflato federalista, con una successiva sosta in area secessionista per ragioni tattiche, fino a un approdo sovranista. (Corriere della Sera)

Tra gli ospiti della destra sovranista internazionale il premier ungherese Orban (Corriere TV)

Si è presentato vestito da carcerato, con una tuta e un cappellino a righe bianche nere e orizzontali, Michele Leombruno, vicesindaco di Serracapriola, in provincia di Foggia, sul pratone di Pontida, in occasione del raduno leghista. (La Repubblica)