Tregua in Libano opportunità per Iran, ma ora c’è fronte Siria: cosa cambia

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CremonaOggi ESTERI

(Adnkronos) – Si apre il fronte siriano. Si apre in un momento in cui erano ridotte, almeno in parte e momentaneamente, le pressioni sull’Iran. Effetto della tregua tra Israele e gli Hezbollah libanesi, storicamente sostenuti dalla Repubblica Islamica, come Hamas contro cui Israele combatte da oltre un anno nella Striscia di Gaza. In pubblico i responsabili iraniani – alleati del leader siriano Bashar al-Assad – hanno descritto lo stop alle ostilità tra Israele e Hezbollah, solo mercoledì scorso, come una vittoria per il loro alleato, una dimostrazione della sua forza, ma dietro le quinte – scrive il Washington Post citando fonti diplomatiche della regione e occidentali – hanno lavorato silenziosamente per un cessate il fuoco, una tacita ammissione dei danni inflitti da Israele a un gruppo cruciale per la strategia della deterrenza di Teheran, ma con una leadership decimata da Israele e con i sostenitori che fanno i conti con città e località distrutte. (CremonaOggi)

Se ne è parlato anche su altri media

"Gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira per la prima volta il valico di Al-Arida nella provincia di Tartus e i valichi di Dabussiyeh e Jussiyeh nella provincia di Homs", ha affermato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, segnalando che "due membri delle forze del regime sono stati uccisi" a Dabussiyeh. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Si apre il fronte siriano. Si apre in un momento in cui erano ridotte, almeno in parte e momentaneamente, le pressioni sull'Iran. Effetto della tregua tra Israele e gli Hezbollah libanesi, storicamente sostenuti dalla Repubblica Islamica, come Hamas contro cui Israele combatte da oltre un anno nella Striscia di Gaza. (Adnkronos)

Stampa Ricapitoliamo gli eventi principali come nel preambolo di una serie televisiva, solo che qui la fiction è fatta di lacrime e sangue, per dirla alla maniera di Sir Winston Churchill. (Salernonotizie.it)

Rivista Italiana Difesa - shownews - Siria, al via una nuova fase della guerra civile

«Sono pronto per un cessate il fuoco in qualsiasi momento» ha dichiarato, ribadendo tuttavia che non accetterà la fine della guerra come invece chiede Hamas. (La Stampa)

E poi gli interessi dei turchi che sostengono i ribelli; e quelli di Israele, che ha bisogno di sminare i territori di confine per non finire sotto una pioggia di razzi. Un mosaico orientale complicato dalla presenza di tanti tasselli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Da anni, ormai, di Siria non si parlava più. La guerra civile era stata sostanzialmente congelata: il regime aveva consolidato il controllo su Damasco, la parte centrale e il sud, più l’area costiera e le principali città del Paese: Homs, Aleppo, Hama. (RID)