Pakistan, separatisti prendono in ostaggio 500 passeggeri di un treno. Attacco aereo in corso, uccisi 11 militari

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ilmessaggero.it ESTERI

Nella giornata di oggi, 11 marzo, i separatisti del Baloch Liberation Army hanno preso in ostaggio 500 passeggeri di un treno che viaggiava nella provincia del Balochistan, in Pakistan. Il convoglio è stato attaccato mentre in era in una galleria: le autorità sono intervenute immediatamente con droni ed elicotteri, respinti però dal gruppo separatista che ha minacciato di uccidere gli ostaggi se il bombardamento non fosse cessato. (ilmessaggero.it)

Su altre fonti

L'Esercito di liberazione del Baluchistan (Bla) ha dichiarato oggi di aver giustiziato altre 50 delle persone tenute in ostaggio dopo il dirottamento di un treno in Pakistan, portando il numero totale di persone uccise nell'episodio a più di 100. (l'Adige)

Se non verranno intrapresi passi concreti verso uno scambio di prigionieri entro questo lasso di tempo, con ogni ora che passa verranno giustiziati altri ostaggi". Il gruppo militante ha rilasciato una dichiarazione rivendicando la responsabilità delle esecuzioni e affermando che "al Pakistan mancano solo 20 ore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I militari pakistani hanno tentato di intervenire con uomini, droni ed elicotteri, ma finora non è servito a nulla. I separatisti hanno rivendicato di avere eliminato 11 soldati e di avere preso in ostaggio 182 persone, che saranno uccise se le forze pakistane non smetteranno di bombardare e si ritireranno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il gruppo ha poi lanciato un ultimatum di 48 ore al governo pachistano affinché rilasci incondizionatamente i prigionieri politici beluci, le persone date per scomparse e gli attivisti della resistenza nazionale. (Corriere del Ticino)

Pakistan, separatisti dirottano un treno e uccidono alcuni ostaggi 12 marzo 2025 (Il Sole 24 ORE)

La Brigata Majeed, la squadra suicida del BLA, sta guidando l'operazione. Il gruppo ha portato a termine molteplici missioni suicide in Belucistan e oltre, tra cui un attentato suicida a Karachi. (Corriere del Ticino)