Disfide pericolose in maggioranza
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Non c’è nulla di più insidioso per un governo di una baruffa strumentale tra i partiti di governo. E non per gli effetti politici che la lite produce ma per i danni che questa miscela corrosiva provoca nel rapporto con l’opinione pubblica. È chiaro che lo scontro dell’altro ieri in maggioranza non mette in discussione la stabilità dell’esecutivo e dell’alleanza, ma comporta intanto la perdita di una piccola quota del credito che i cittadini ripongono in chi è chiamato a risolvere i problemi e non a crearli. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
ROMA La tregua nel centrodestra sarà siglata oggi pomeriggio in Consiglio dei ministri, l’accordo sul dl giustizia che approda sul tavolo di palazzo Chigi è stato raggiunto, si sta limando il testo riguardo ai poteri alla procura antimafia, ma tra FI e Lega non c’è alcun problema politico sul dossier: martedì mattina la maggioranza darà il primo via libera in Commissione alla Camera al ddl sulla separazione delle carriere (arriverà il 9 dicembre in aula, semaforo verde ci sarà a gennaio). (ilmessaggero.it)
Dopo la spaccatura nell'esecutivo sul canone Rai, "non serve una verifica di governo ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise". (Adnkronos)
Nessun interesse di carattere aziendale per i Berlusconi padroni di Mediaset, ha rassicurato il segretario di FI Tajani. E resta accesa soprattutto dal lato di Forza Italia. (ilmessaggero.it)
E così ieri si è vista Forza italia dire alla Lega di «darsi una calmata» e dare del «paraculetto» al suo leader e lo stesso Matteo Salvini replicare con un «peace and love» che, dietro l’apparente noncuranza, non promette niente di buono. (Corriere della Sera)
All’indomani del voto contrario azzurro, torna sulla questione Raffaele Nevi, portavoce nazionale FI, intervistato da Affaritaliani. Per il forzista "Non serve una verifica di governo ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise". (la Repubblica)
Incazzata nera. Giorgia Meloni viene descritta così dal suo entourage dopo la lite sul canone Rai e sul decreto fiscale tra Forza Italia e Lega. Incazzata ma non rassegnata, anzi. (Open)