Un britannico tra le 14 vittime dell'attacco a New Orleans
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Tra le 14 persone uccise nell'attacco di Capodanno a New Orleans c'è anche un uomo britannico. Lo riporta il Guardian citando la polizia metropolitana. Si tratta di Edward Pettifer, 31enne di Chelsea, quartiere londinese. "Un figlio, fratello, nipote e amico meraviglioso per così tante persone" ha commentato la famiglia dell'uomo che, secondo il medico legale di New Orleans, è morto per "ferite da corpo contundente". (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre fonti
Vittime giovani, studenti, madri con figli piccoli, sportivi, ragazzi e ragazze che avevano deciso – chi all’ultimo momento, chi dopo averlo pianificato per mesi – di trascorrere l’ultima notte dell’anno in una delle città più eccitanti degli Stati Uniti in quanto a festeggiamenti, musica e anche alcool, certo. (La Stampa)
È l'espressione «lupo solitario» la prima ambiguità: ossia se noi guardiamo al lupo (temibile, arguto, rispettato) oppure al solitario, inteso come emarginato sociale, solo persino tra i terroristi, un disperato che un tempo magari si sarebbe sparato in testa e oggi invece si nobilita (si fa per dire) con una sigla jihadista come sfondo. (il Giornale)
Esclusa la presenza di complici in Louisiana, l'Fbi continua ad indagare tuttavia se ci sia una connessione con l'esplosione di un pick-up della Tesla di fronte alle Trump Towers a Las Vegas. (L'Unione Sarda.it)
Indaga, setaccia, segue piste: è frenetica la caccia del Fbi agli arcana dei due attentati che hanno scosso New Orleans e Las Vegas, la notte di San Silvestro. C’è un nesso fra gli autori degli episodi? La matrice è rinvenibile in un'unica cellula, più strutturata e minacciosa di meri salafiti solitari, con complici, menti, soldi, ma stessa furtività dei secondi, grazie ad applicazioni commerciali di sharing, veicoli affittati e ordigni improvvisati, fabbricati con materiali di uso civile? Siamo lontani dall’esplosivo Tapt, ma inquieta lo stesso questa cellula 2.0 dell’Isis alias Daesh, composta da personaggi con trascorsi militari, apparente dimestichezza con ingredienti per gli esplosivi, ordigni rudimentali, e un’arma che torna in molti attentati: il veicolo, il pick-up, che si scaglia all’impazzata contro inermi. (Avvenire)