"Nessun Stato curdo in Siria": Erdogan avverte gli Stati Uniti
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Comprendere il risiko siriano in queste ore non è fatto semplice. Qui, come altrove, sembrano essersi dati appuntamento i principali attori mondiali per regolare - anche in questo angolo di Medio Oriente - i propri conti. Recep Erdogan, da circa una settimana non dorme sogni tranquilli. Aleppo pare caduta, ormai, e questo pompa la sua hybris in un'area che non (Inside Over)
Se ne è parlato anche su altri media
La marcia delle forze di opposizione continua. Ci auguriamo che questa avanzata in Siria continui senza incidenti o problemi». (ilmessaggero.it)
Secondo l’agenzia statale di Ankara Anadolu, il gruppo sunnita Hts (Hayat Tahrir al-Sham, Comitato per la liberazione del Levante) e le fazioni alleate contro il regime di Bashar al-Assad hanno preso il controllo del distretto di al-Rastan, città strategica nella marcia verso la capitale. (Il Fatto Quotidiano)
FEHIM TASTEKIN è un giornalista e scrittore turco, specializzato nelle aree del Caucaso e del Medio Oriente. (il manifesto)
Mentre milizie irachene sono in Siria per affiancare le forze filo governative e contrastare l’avanzata dei ribelli, migliaia di persone scappano e lasciano la propria abitazione. (la Repubblica)
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha auspicato la fine dell'"instabilità" in Siria e un accordo per fermare la guerra civile che è divampata dopo un'offensiva dei ribelli jihadisti fulminea."Il nostro più grande desiderio è che l'integrità territoriale e l'unità nazionale della Siria siano preservate e che l'instabilità che dura da 13 anni finisca con un consenso in linea con le legittime richieste del popolo siriano", ha affermato. (il Dolomiti)
Il leader turco ha anche detto che Ankara continuerà a combattere contro il gruppo curdo armato Pkk, ritenuto terrorista, affinché non tragga vantaggio dall’attuale contesto, dove avanzano le forze che si oppongono a Damasco. (Il Fatto Quotidiano)