Omicidio Correra, tensioni a Forcella durante il sopralluogo di Borrelli

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INTERNO

Nel quartiere napoletano di Forcella, durante un sopralluogo del deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, si sono verificati momenti di tensione, con insulti e minacce da parte degli amici del killer reo confesso. L'episodio si è svolto nel luogo dove erano stati esposti e poi rimossi murales, altarini e striscioni dedicati a Luigi Caiafa, il giovane criminale ucciso mentre tentava una rapina. Il fratello di Luigi, Renato Caiafa, è attualmente in carcere con l'accusa di aver esploso il colpo di pistola che ha causato la morte del diciottenne Arcangelo Correra.

Renato Caiafa, durante l'interrogatorio reso venerdì pomeriggio in Questura, ha fornito un'ampia confessione, disperandosi per quanto accaduto e implorando perdono. Tuttavia, gli inquirenti non sono stati convinti dalla sua spiegazione su come si sia procurato la pistola calibro 9x21, dalla quale è partito il colpo mortale. Questo dettaglio rappresenta l'unica zona d'ombra che gli investigatori devono ancora chiarire per chiudere il caso.

Anna Elia, madre di Renato Caiafa, ha dichiarato di comprendere il dolore di Antonella, madre di Arcangelo Correra, e ha chiesto allo Stato di intervenire per disarmare Napoli, sottolineando come molte persone vivano con una pistola addosso. La donna ha raccontato di aver portato personalmente il figlio in cella, esprimendo il suo dolore per la tragedia che ha colpito entrambe le famiglie.

Renato Caiafa, 19 anni, si è presentato in Questura poche ore dopo la morte del suo amico e parente Arcangelo Correra, consegnando la pistola e ammettendo di essere l'autore del colpo fatale.