Sea-Watch International a muso duro contro la Meloni e il Governo italiano "Auguriamo loro il peggio"

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Il Giornale d'Italia INTERNO

Qualcuno ricorderà con una certa nostalgia i tempi del fair play, quando le cose si usava dirle con una certa eleganza e un tono pacato. Erano anni di grande ricchezza culturale, ma le cose sono cambiate e, se prima con un vaffa si diceva tutto, oggi quella semplificazione semantica ha ceduto il passo ad una violenza degna di Mad Max o The Warriors. Nel mentre che il nostro Premier, insieme al Ministro Piantedosi, si trovavano in Libia per partecipare al Trans-Mediterranean Migration Forum, cercando di trovare un accordo in grado di limitare le migrazioni verso il nostro Paese, l'ennesimo dai tempi del duo Berlusconi - Gheddafi, i ragazzi della Sea-Watch International hanno diramato un comunicato stampa non esattamente pacifico. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altri media

Di qualunque cosa parlino, probabilmente mira ad aumentare il numero di uccisioni nel Mediterraneo. Diventa un caso politico il clamoroso tweet della Ong pro migranti su X: "I politici del governo italiano Meloni e Piantedosi sono oggi in Libia per lavorare con il primo ministro della Libia occidentale Dabaiba sulla loro politica migratoria distopica. (Liberoquotidiano.it)

Minuti, 13 secondi di lettura Riunisce i Paesi dell’area Mediterranea, i Paesi dell’Africa Subsahariana, la Commissione europea e le organizzazioni internazionali (Ministero dell'Interno)

Adesso in Europa abbiamo un problema sulle risorse d’energia. Africa, Nord Africa, ma tutta l’Africa, è potenzialmente una grande produttrice di energia principalmente per se stessa, ma anche per esportarla. (ilmessaggero.it)

Libia: un forum sulle migrazioni a Tripoli, con la Meloni

Giorgia Meloni torna in Libia a due mesi dall’ultima visita. Ieri la premier italiana è volata a Tripoli insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. (ilmessaggero.it)

"I migranti illegali sono nemici di quelli legali". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo al Trans-Mediterranean Migration Forum di Tripoli. "Negli ultimi anni in Italia non abbiamo potuto consentire di venire a molti migranti legali perche' ne avevamo troppi irregolari - ha spiegato -. (La Stampa)

La stessa – accolta dal primo ministro libico Abdel Hamid Dbeibah e accompagnata dal ministro degli Interni Matteo Piantedosi – ha sostenuto che Roma, negli ultimi due anni, ha lavorato a livello bilaterale e multilaterale per affrontare questo dossier: «C’è un grande lavoro nel Mediterraneo con i partner, ma non si può risolvere questo problema senza considerare i Paesi di origine, né si possono respingere persone costrette a migrare. (Rivista Africa)