Morte Bolchi, Giovanni Loseto a TuttoBari: "Uomo leale e rispettoso. Quella volta contro la grande Juventus..."
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Nella tarda serata di ieri si è spento Bruno Bolchi, ex tecnico del Bari. Ricoverato per problemi di salute, aveva 82 anni. In biancorosso, ingaggiato nel 1983 dall'allora presidente Vincenzo Matarrese, due storiche e consecutive promozioni, dalla C1 alla serie A. Indimenticabile anche la cavalcata nella Coppa Italia 1983-1984, con il Bari condotto in semifinale. Abbiamo ascoltato uno dei capitani storici di quel Bari, Giovanni Loseto, visibilmente emozionato per la dipartita del tecnico. (BARI CALCIO)
La notizia riportata su altri media
Appesi gli scarpini al chiodo è diventato allenatore sedendo sulle panchine, fra le altre, di Atalanta, Bari, Reggina, Brescia, Lecce, Monza, Genoa , Pisa e Ternana. Nella sua lunga carriera da calciatore ha militato in serie A nell’Inter (con cui vinse anche lo scudetto nel 1963 e divenne per tutti Maciste per il suo fisico possente), nell’Atalanta e il Torino. (Terni in rete)
Calcio, addio a Bolchi: guidò l'Avellino nella stagione 1991/1992 Gravina: È stato un importante punto di riferimento per il calcio italiano (Ottopagine)
LE DIFFICOLTÀ – Il giornalista Guido De Carolis valuta i pericoli in vista di Inter-Roma: «Secondo me rischia di più Simone Inzaghi, perché l’Inter è partita male in questo inizio di campionato. Secondo il giornalista De Carolis, intervenuto in collegamento con Sport Mediaset, fra queste c’è anche un modulo ancora non ideale. (Inter-News)
Nella tarda serata di ieri, l'ex calciatore di Inter, Verona, Atalanta, Torino e Pro Patria è scomparso a Villa Donatello, a Firenze, dove era ricoverato da qualche giorno per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute. (SportAvellino.it)
Di ruolo centrocampista, esordì in Serie A a 18 anni nella stagione 1957-58 e divenne capitano dell'Inter poco dopo, a 21 anni. Aveva 82 anni: era nato a Milano nel 1940 ed aveva iniziato la sua carriera nell'Inter. (MilanoToday.it)
Esistono diversi punti di vista riguardo l’effetto, nel breve termine, che può causare la prima pausa di campionato, ovviamente il più delle volte legato al contesto vissuto dalla squadra al momento dello stop: solitamente interrompere una serie positiva importante, come quella vissuta dalla Reggina in questo sfolgorante inizio di torneo, appare piuttosto inopportuno per la paura, magari ingiustificata, di spezzare il fil rouge con la vittoria; d’altro canto lo stesso Inzaghi ne ha evidenziato l’utilità per un richiamo atletico di una condizione che, per forza di cose, rischiava alla lunga di pagare pegno rispetto a chi è partito prima, e dunque non si vede perché non ci si debba fidare di lui. (TuttoReggina.com)