Morte di Ramy Elgaml, il padre: “Ci dissociamo dalle violenze, lui era più italiano che egiziano”
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Sarà interrogato domani il 21enne montenegrino, che nella notte tra lunedì e martedì, nel quartiere milanese Corvetto, ha preso parte, assieme ad un centinaio di ragazzi, alle proteste, in qualche modo simili a quelle delle banlieue parigine, per la morte di Ramy Elgaml, 19enne egiziano che nella notte tra il 23 e il 24 novembre si è schiantato con lo scooter, guidato da un amico, mentre era inseguito dai carabinieri. (La Repubblica)
Su altri media
Una lunga scritta blu è la «firma» della rabbia: «Ramy vive». La mezzanotte di martedì è passata da 49 minuti: inizia l’assalto. (Corriere Milano)
Ne scaturisce un inseguimento che attraversa la città da nord a sud, concludendosi tragicamente all’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, dove Ramy, in seguito a uno schianto, perde la vita al Policlinico. (la VOCE del TRENTINO)
Mamma Farida piange per il suo figlio piccolo, il 19enne Ramy Elgaml, il diciannovenne morto all’alba di domenica scorsa, dopo un lungo inseguimento, nello schianto del TMax guidato da un amico del giovane, un 22enne tunisino. (Open)
Corvetto come le banlieue, dove si bruciano barricate di rifiuti, dove ad ogni angolo c’è un lenzuolo bianco che chiede «verità e giustizia». Per capire cos’è oggi il Corvetto bisogna «scrollare» centinaia di video su TikTok dove gli hashtag per il 19enne morto domenica notte, rimbalzano tra le periferie d’Italia e l’Egitto. (Corriere Milano)
I disordini nel quartiere Guerriglia a Corvetto, Milano: parla il padre di Ramy Elgaml (Virgilio Notizie)
“Ramy era un mio amico, un ragazzo sempre con il sorriso in faccia. Lo ricorderò sempre così. Oggi chiediamo giustizia, verità, luce sui fatti”. Nadir, un ragazzo che abita a Corvetto a Milano, ricorda così l’amico Ramy Elgaml, il 19enne di origine egiziana, morto in un incidente con lo scooter la notte tra il 23 e il 24 novembre a Milano dopo un lungo inseguimento da parte dei carabinieri. (Liberoquotidiano.it)