«Trump è pronto a firmare l'uscita dall'accordo di Parigi»

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Corriere del Ticino ESTERI

Lo scrive il Wall Street Journal citando dirigenti vicini al presidente eletto, secondo cui il provvedimento è già stato messo a punto ed è pronto per la firma. Una mossa confermata alla vigilia dell'apertura della Cop29 di Baku (Corriere del Ticino)

Su altre testate

Secondo il think tank Bruegel, la prima conseguenza della vittoria di Trump sarà ovviamente il passo indietro sull’azione per il clima: probabilmente ritirerà di nuovo gli USA dall’accordo di Parigi (Energia Oltre)

Lo hanno rivelato al Wall Street Journal fonti vicine al presidente eletto, ricordando che Trump si era già ritirato dall’accordo nel 2019 durante il suo primo mandato e che il suo successore alla Casa Bianca, Joe Biden, aveva aderito di nuovo all’intesa con un ordine esecutivo firmato nel giorno del suo insediamento. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Non si possono nemmeno contare le dichiarazioni di Donald Trump contro la transizione energetica e le rinnovabili in particolare. (Vaielettrico.it)

Trump incombe sulla Cop29, accordo di Parigi a rischio

Donald Trump e il suo team hanno già preparato l’ordine esecutivo sull’abbandono dell’Accordo di Parigi, scrive l’agenzia Reuters citando fonti del New York Times. (Valori.it)

Donald Trump firmerà l’ordine esecutivo per il ritiro dall’accordo di Parigi sul clima il 20 gennaio, giorno del suo nuovo insediamento alla Casa Bianca. Lo hanno rivelato al Wall Street journal fonti vicine al presidente eletto, ricordando che Trump si era già ritirato dall’accordo nel 2019 durante il suo primo mandato e che il suo successore alla Casa Bianca, Joe Biden, aveva aderito di nuovo all’intesa con un ordine esecutivo firmato nel giorno del suo insediamento. (MeteoWeb)

Il ventinovesimo round negoziale sul contrasto al riscaldamento globale promosso dalle Nazioni Unite apre le porte domani nella capitale azera Baku. Le agenzie battono da giorni gli annunci relativi alle defezioni dei più importanti leader globali, mentre la vittoria elettorale del negazionista climatico Donald Trump incombe come uno spettro su tutto il processo. (il manifesto)