Sgarbi ricorda Philippe Daverio: “Mi trattava come un fratello che faceva degli errori e consigliava come un padre”

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Vittorio Sgarbi si sente l’ultimo dei critici d’arte pop dopo la scomparsa del quasi coetaneo Philippe Daverio.

«Ho 68 anni, lui ne aveva 70, lo conoscevo da 40 e per me era come un fratello, talvolta un padre».

«Mi trattava come un fratello che faceva degli errori e cercava di consigliarmi come un padre, sempre col tono predicatorio di chi parla a uno scavezzacollo. (La Stampa)

Su altri giornali

I critici (lo status di curatore non era ancora sancito) e gli storici dell’arte si dimostrarono più interessanti degli artisti dai quali avevano caso mai mutuato stravaganze comportamentali e guardaroba improbabili. (Il giornale dell'Arte)

(PRIMAPRESS) - MILANO - Si apre giovedì 3 settembre la camera ardente dello storico dell’arte e saggista Philippe Daverio (70) scomparso questa mattina mentre era ricoverato all’Istituto dei Tumori di Milano. (PrimaPress)

Milano, 3 settenbre 2020 - «La morte di Philippe Daverio? Critico d’arte, gallerista, saggista, presentatore televisivo, Daverio nel 1993 fu scelto da Formentini come assessore alla Cultura del suo esecutivo di Palazzo Marino. (IL GIORNO)

Ma in ogni caso stile e conoscenze, insieme, hanno fornito a molti lo stimolo per interessarsi al mondo dell’arte. In una delle puntate migliori di Passpartout, la trasmissione andata in onda sui Rai 3 dal 2001 al 2011, Philippe Daverio ha esibito tutto il suo repertorio. (Il Fatto Quotidiano)

Era il 2005 ma Philippe Daverio ancora oggi è ben presente nella memoria collettiva dei biellesi che, attraverso quella spettacolare mostra-evento avevano imparato a conoscerlo. Da curatore di mostre e conduttore tv, con «Il filo della lana» Daverio era diventato l’«architetto» dell’evento e il coordinatore di un gruppo di 60 persone che erano in continuo fermento creativo. (La Stampa)

Daverio e la difesa (parziale) di Palazzo Muratori. A riabilitare Palazzo Muratori ci pensò effettivamente proprio il critico d’arte intervenuto in un incontro organizzato in città, restando sempre molto cauto sul suo giudizio. (Prima Treviglio)