Una potente eruzione solare nella regione nord-occidentale del lato del Sole rivolto verso la Terra
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(Adnkronos) – Il 29 dicembre 2024, il Sole ci ha regalato uno spettacolo di forza inaudita, con un brillamento solare di classe X1.1, uno dei più intensi degli ultimi anni. Questo evento, avvenuto nella regione nord-occidentale del Sole rivolta verso la Terra, sembrerebbe aver innescato un’intensa attività solare arrivando a provocare un blackout radio in diverse parti del pianeta. I brillamenti solari sono intense esplosioni di radiazioni elettromagnetiche che si originano dalle macchie solari, regioni più fredde e con un campo magnetico particolarmente intenso sulla superficie del Sole. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
La notizia riportata su altri giornali
Nella notte di Capodanno le Dolomiti sono state illuminate dall'annunciata aurora boreale. L’agenzia statunitense per l'atmosfera e gli oceani (NOAA) aveva infatti anticipato l’arrivo di una tempesta geomagnetica che avrebbe creato le condizioni perfette per l'avvistamento del fenomeno luminoso anche nel nostro Paese. (Sky Tg24 )
È questa la strada tortuosa su cui si è incamminato un gruppo di ricerca internazionale coordinato dalla Flinders University, in Australia, ottenendo risultati eccezionali. Gli esperti avrebbero infatti messo a punto un nuovo metodo che dall’energia immagazzinata nelle celle fotovoltaiche porta dritto alla scissione fotocatalitica dell’acqua, con una netta riduzione delle emissioni inquinanti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Ultimamente è più facile incrociare un'aurora boreale poiché il Sole si trova in quello che gli astronomi chiamano «picco» del suo ciclo solare di undici anni. Di fatto, al culmine del ciclo solare, i poli magnetici del sole si invertono e la nostra stella, di riflesso, passa da uno stato fiacco a uno attivo e tempestoso. (Corriere del Ticino)
La sera di mercoledì 1 gennaio, a partire dalle 18:40 , i cieli d'Italia hanno regalato uno spettacolo raro: deboli aurore, note come SAR (Archi Rossi Aurorali Stabili) , sono state avvistate... (Virgilio)
La sera del 1° gennaio 2025 ha regalato uno spettacolo celeste raro e mozzafiato: un arco aurorale ha attraversato il cielo, illuminando anche la Sardegna. Tra i fortunati osservatori di questo fenomeno straordinario, la fotografa Alice Secchi ha catturato l’evento con una serie di scatti realizzati da Sennori, nel nord dell’Isola. (vistanet)
Fra le molteplici informazioni il sito propone una previsione a lungo termine del fattore Kp che indica il livello di intensità dell’attività geomagnetica globale. Per essere visibile alle nostre latitudini il fattore deve superare le 6-7 unità, come era il caso della scorsa notte. (MeteoSvizzera)