Libera Toscana: “Beko Siena, tavoli di concertazione provvedano al meglio a tutelare le maestranze”
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Di Redazione | 11 Dicembre 2024 alle 21:40 In relazione alla chiusura dello stabilimento Beko nella zona del senese, Libera Toscana interviene e “prende atto che i meccanismi di speculazione globalizzata si ritorcono sempre su lavoratori e lavoratrici. Denunciando con indignazione quanto accaduto, Libera Toscana si augura che i tavoli di concertazione possano provvedere al meglio a tutelare le maestranze”. (RadioSienaTv)
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Lo dichiarano in una nota i parlamentari dem eletti nelle circoscrizioni di Marche, Toscana e Lombardia. "L’incontro di oggi al Mimit ha fornito la drammatica certezza che Beko Europe intende proseguire nel suo progetto di desertificazione produttiva e occupazionale, confermando chiusure e ridimensionamenti per gran parte degli stabilimenti italiani". (Civonline)
Confronto acceso al tavolo ministeriale sul futuro dei siti produttivi di Beko Europe in Italia e il mantenimento dei livelli occupazionali. (LA NAZIONE)
Lo striscione sul palco riportava la scritta “Cassinetta Birak” , ovvero “Giù le mani da Cassinetta”, accanto a un grande frigorifero, simbolo dei tagli previsti dalla Beko in provincia di Varese. Glielo hanno scritto anche in turco. (varesenews.it)
Beko Europe non fa mezzo passo indietro e conferma la chiusura entro la fine del 2025 degli stabilimenti di Comunanza (Ascoli Piceno), Cassinetta (Varese) e Siena, e il licenziamento di quasi duemila lavoratori. (La Repubblica Firenze.it)
Durante lo sciopero di questa mattina allo stabilimento Beko Europe di Cassinetta di Biandronno, Barbara Tibaldi, esponente della segreteria nazionale della Fiom Cgil, ha lanciato un appello alle istituzioni, da quelle centrali a quelle locali, affinché intervengano con decisione nella vertenza Beko. (varesenews.it)
Ormai una certezza, perché nel confronto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’unica apertura concessa dall’azienda è un nuovo incontro a metà gennaio. I sindacati hanno ribadito che il piano industriale «è irricevibile». (Corriere Fiorentino)