Beko: Pd, 'Urso faccia chiarezza su golden power e passi a immediata esecutività'
Articolo Precedente
Articolo Successivo
"L’incontro di oggi al Mimit ha fornito la drammatica certezza che Beko Europe intende proseguire nel suo progetto di desertificazione produttiva e occupazionale, confermando chiusure e ridimensionamenti per gran parte degli stabilimenti italiani". Lo dichiarano in una nota i parlamentari dem eletti nelle circoscrizioni di Marche, Toscana e Lombardia. "Respingiamo con forza questo piano spregiudicato che compromette il futuro di duemila lavoratori e lavoratrici, rischiando di innescare una bomba sociale nei territori interessati. (Civonline)
Su altre fonti
A fronte della conferma del piano industriale da parte della multinazionale turca, il ministro Adolfo Urso ha parlato chiaro: "Beko Europe deve presentarci un piano industriale assertivo, che preveda investimenti significativi in Italia e un piano produttivo e occupazionale che corrisponda alle prescrizioni del Golden power, sia in riferimento alla sovrapposizione con gli altri stabilimenti Whirlpool in Europa, sia con quelli di Beko in Romania". (LA NAZIONE)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie La crisi del mondo del lavoro. La Beko, la multinazionale turca degli elettrodomestici ha confermato i 1.935 esuberi annunciati in diversi siti nel nostro Paese. (TV2000)
Oggi, in Lombardia, quattro ore di astensione del lavoro nelle province di Bergamo e Varese, con un presidio dalle 9 alle ore 11 fuori dallo stabilimento Beko di Cassinetta di Biandronno, l'ex Whirpool che secondo la multinazionale turca conterebbe 541 lavoratori in esubero su circa 2.200 dipendenti. (TGR Lombardia)
Glielo hanno scritto anche in turco. Sotto il palco alla portineria principale dello stabilimento di Biandronno erano almeno 500 i lavoratori che hanno partecipato al presidio per lo sciopero per l’intero turno di lavoro indetto da Fiom, Fim e Uilm. (varesenews.it)
– Sotto l’albero di circa 1.100 lavoratori della Provincia di Varese ci sarà un grosso punto di domanda sul futuro. La situazione più grave, sia in termini numerici che per la complessità della vertenza, è quella della Beko, con il sito di Cassinetta che rischia di essere fortemente ridimensionato, con la paventata chiusura di due linee produttive per un totale di 541 esuberi e altri tagli previsti tra gli impiegati, per una stima complessiva di 750-800 lavoratori a rischio. (IL GIORNO)
Di Redazione | 11 Dicembre 2024 alle 21:40 (RadioSienaTv)