Giovani crociati e vecchi struzzi

Giovani crociati e vecchi struzzi
Approfondimenti:
Giornale di Sicilia INTERNO

Venti anni dopo il loro debutto, che ha cambiato la storia sociale e criminale di questa città, gli attacchini di Addiopizzo sono tornati in azione. Tappezzando con i loro adesivi, affilati come lame, i due assi principali dei quattro antichi mandamenti palermitani, ma anche la via La Lumia dei pub a tutto spiano o la via Amari del sogno Rambla abortito. Cosa vogliono dire esattamente? Chi deve rispondere (e soprattutto come deve rispondere) a quegli interrogativi stampigliati su muri, portoni e saracinesche che puzzano di fritto spesso stantio e alcol a basso costo? Perché non può certo essere un interrogativo reiterato e buttato lì senza senso. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri media

Orienta SpA filiale di Città di Castello (PG) seleziona per azienda cliente che eroga servizi contabili, amministrativi e fiscali un giovane neolaureato in economia. INSERITO DA: Orienta spa – IL GIORNO: 03/06/2024 (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Iniziativa sul solco di quella di vent’anni fa che diede una scossa alla città e che si è poi ripetuta negli anni dal centro storico a Brancaccio, dalla Noce a San Lorenzo passando per Resuttana, Pagliarelli e tante altre aree della città. (Livesicilia.it)

Così, in una nota pubblicata sui loro canali social Addiopizzo, l’associazione che venti anni fa avviiò una campagna contro il racket delle estorsioni affiggendo in città manifesti con la scritta “Un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”, ma anche avviando una serie di iniziative per assistere imprenditori e commercianti che decidevano di denunciare le richieste di pizzo. (StrettoWeb)

I vent’anni di Addiopizzo e quegli adesivi anonimi su muri e pali, gli operai: «Ora pure noi denunciamo»

All’alba del 29 giugno del 2004 la città di Palermo, per la prima volta, si risvegliava tappezzata da centinaia di adesivi listati a lutto con il messaggio: «Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità». (Livesicilia.it)

Questa notte, sabato 29 giugno, sono tornati per le strade di Palermo gli attacchini di Addiopizzo per rinnovare una tradizione che accompagna la città da due decadi e rilanciare un nuovo messaggio. Dal centro storico a Brancaccio, dalla Noce a San Lorenzo passando per Resuttana, Pagliarelli e tante altre aree della città con messaggi e contenuti che volevano stimolare anche una riflessione. (Giornale di Sicilia)

Due operai, due muratori contro gli esattori del pizzo che erano andati a «trovarli» in cantiere. Quasi vent’anni dopo, per la prima volta due operai hanno testimoniato e si sono costituiti parte civile, assieme al titolare dell’impresa per la quale lavorano ancora adesso. (Giornale di Sicilia)