Torino Film Festival, vince «Holy Rosita»: è il miglior film del Tff. Ecco di cosa parla

Torino Film Festival, vince «Holy Rosita»: è il miglior film del Tff. Ecco di cosa parla
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Holy Rosita, primo lungometraggio del regista belga Wannes Destoop, è il miglior film del Torino Film Festival 2024. Al centro del film - sviluppato dal TorinoFilmLab, laboratorio audiovisivo organizzato dal Museo Nazionale del Cinema - il forte desiderio della maternità, ostacolato dalla famiglia e dalla società, di una giovane donna belga, Rosita (Daphne Agten), con il grave problema di sovrappeso. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

L’ultimo giorno della 42esima edizione di Torino Film Festival vede luccicare i titoli in concorso con l’assegnazione dei maggiori riconoscimenti. Trionfo del regista belga Wannes Destoop con “Holy Rosita” come miglior film (La Stampa)

E in questa vittoria c'è anche molta Torino: il film è infatti... E' il film 'Holy Rosita' di Wannes Destoop il vincitore del 42esimo Torino Film Festival , il primo diretto da Giulio Base. (Virgilio)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Mazzantini, 'al Tff la maternità il tema dominante nei film'

Diciamolo: questo festival ha vinto. Il successo (che si è potuto misurare dall’entusiasmo della Torino che conta all’inaugurazione e dallo spazio nei media) è stato evidente, perché il tappeto rosso con la sua passerella di star ha fatto dimenticare la materia di cui dovrebbero essere fatti i festival, cioè i film (Corriere della Sera)

Una coppia scoppiata, una figlia in arrivo e un mandato di presentarsi in carcere per la detenzione. Queste le tre direttrici sulle quali poggiano i conflitti di Vena, il convincente esordio alla regia di un lungometraggio della regista tedesca Chiara Fleischhacker, giovane autrice classe 1993. (My Red Carpet)

Abbiamo visto i film insieme a un pubblico competente nei cinema, abbiamo fatto del nostro meglio per rispettare il suo gusto". Mi ha colpito come registi di paesi così diversi abbiano scelto questo tema declinandolo in modi diversi in un momento in cui l'uomo e l'umano sembrano essere smarriti. (Il Mattino di Padova)