Manovra, dal taglio del cuneo al bonus mamme: le misure a rischio

Manovra, dal taglio del cuneo al bonus mamme: le misure a rischio
Sky Tg24 INTERNO

Servono più di 18 miliardi per confermare nel 2025 una serie di aiuti. Se non si troveranno la busta paga di milioni di dipendenti diventerà più leggera, non ci sarà il taglio dell'Irpef deciso l'anno scorso e nemmeno lo sgravio per le mamme lavoratrici con due figli o quello per la spesa per le famiglie in difficoltà. Un'impresa complicata per il governo, che non potrà ricorrere al deficit come in passato ascolta articolo La caccia ai denari per la prossima manovra è iniziata. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

Irpef e taglio del cuneo fiscale: cosa succede e cosa cambia dopo la procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea contro l'Italia? In termini pratici, l'apertura di una procedura di infrazione significa che il governo di Giorgia Meloni dovrà ridurre il rapporto tra deficit e Pil dello 0,5% l'anno. (Today.it)

Ma sostenibile. Quello che accadrà a partire da domani, da quando la Commissione europea trasmetterà all’Italia la “traiettoria” che la spesa pubblica dovrà seguire nei prossimi sette anni, è stato spiegato con un’analisi dettagliata dall’Upb, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio presieduto da Lilia Cavallari e che ieri ha presentato la sua relazione annuale nel decennale della sua istituzione. (ilmessaggero.it)

Tra le figure protagoniste della rassegna stampa odierna rientra senza dubbio Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio nonché presidente della rete delle omologhe agenzie dell’Unione europea (EU Ifis Network). (Policy Maker)

Upb: a politiche invariate manovra 2025 da oltre 20 miliardi

Professoressa, passato il picco di spesa nel Superbonus del primo trimestre, l’economia sta rallentando?«Abbiamo avuto un primo trimestre molto vivace e un secondo trimestre, in corso, meno vivace benché positivo. (Corriere della Sera)

Gli italiani diventano sempre più poveri e a poco serve il taglio dell’Irpef per riuscire a compensare il calo del potere d’acquisto delle famiglie. (Finanza.com)

Lo calcola l’ Upb ( Ufficio parlamentare di bilancio ) nel suo Rapporto annuale, spiegando che, aggiungendo a tale importo anche altre spese solitamente inserite nelle politiche invariate, quali per esempio gli oneri per il prossimo triennio contrattuale dei dipendenti pubblici (2025-27), l’impatto complessivo sull’indebitamento netto potrebbe superare quello indicato nel Def, di poco inferiore ai 20 miliardi. (Il Sole 24 ORE)