Berco, 70 dipendenti a rischio: 'Crisi reale, ma a pagare non siano i lavoratori'

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Attiva la lettura vocale Aumenta la preoccupazione di lavoratori e sindacati trevigiani per l'annuncio da parte di Berco di 550 esuberi tra la sede di Copparo, in provincia di Ferrara (che conta circa... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La notizia riportata su altri giornali

È questo il piano messo sul tavolo dal board aziendale di Berco nell’incontro che si è tenuto lo scorso 4 ottobre con i sindacati. – Un percorso di riorganizzazione che prevede 550 esuberi (480 nello stabilimento di Copparo e 70 in quello di Castelfranco Veneto) e la cancellazione della parte economica della contrattazione aziendale. (il Resto del Carlino)

La preoccupazione dei lavoratori è tanta così come le richieste alla politica lavorare per tornare a rendere attrattivo per gli investimenti il territorio ferrarese. Diversi esponenti delle forze di maggioranza e opposizione fanno subito sentire la propria voce, sono i candidati alle regionali per il Pd Marcella Zappaterra ed Enrico Bassi oltre alla giunta di Copparo e al sindaco Fabrizio Pagnoni. (Estense.com)

In due giorni, due crisi industriali nel Ferrarese. Berco, azienda specializzata in sottocarri agricoli, ha annunciato ben 550 esuberi, ben 480 nella sede di Copparo (Ferrara) che conta circa 1.200 dipendenti, mentre Castelfranco Veneto (Treviso) lavorano 150 operai. (il manifesto)

Berco, 480 esuberi. I sindacati: “Il disastro dei disastri”

È quello che coinvolge gli operai della Berco di Copparo, azienda leader mondiale nella produzione di sottocarri, presente da oltre un secolo sul territorio ferrarese, che - durante le scorse ore - ha annunciato esuberi per 480 dipendenti (sui circa 1.200) e altri 70 della sede di Castelfranco Veneto (su 150). (Corriere della Sera)

Nella giornata di ieri, presso la sede della UIL di Taranto, è stata ufficializzata la nomina di Patrizia D’Arcangelo come nuova coordinatrice del Coordinamento Pari Opportunità della UIL Taranto. Un incarico di grande responsabilità, frutto di un intenso lavoro di collaborazione tra le diverse categorie sindacali dell’arco ionico. (Tarantini Time Quotidiano)

Oggi all’orizzonte ci sono 480 licenziamenti che Berco vorrebbe portare a termine entro la fine dell’anno oltre alla cancellazione per tutti coloro che restano dei contratti integrativi aziendali. “Il disastro dei disastri su un territorio che è già disastrato” lo definiscono i segretari di Fiom Stefano Bondi, di Uilm Alberto Finessi e di Fim-Cisl Patrizio Marzola. (Estense.com)