Le incursioni delle forze speciali di Israele in Siria nel post-Assad
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Jeep Land Rover Defender blu avio e tenute scure senza insegne, gli incursori dello Shaldag, unità d’élite dell’Aeronautica Israeliana (IAF) non hanno fatto mistero - almeno nei giorni a seguire - del loro raid in stile LRDG sulle alture del Golan.Dall'8 di dicembre i commando dello Shaldag si sono stabiliti nelle basi abbandonate dall'Esercito siriano, spingendosi in profondità nel territorio (Inside Over)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Dalla caduta del dittatore siriano Bashar al-Assad, Israele ha bombardato diversi obiettivi militari e depositi di armi in Siria per evitare che cadessero nelle mani dei ribelli islamisti. La forte detonazione ha provocato un terremoto di magnitudo 3,1 sulla scala Richter, riferiscono i media locali. (iLMeteo.it)
A dare la notizia è l’ufficio stampa del primo ministro israeliano, che ha comunicato che l’esecutivo ha approvato all’unanimità quello che definisce un piano per lo «sviluppo demografico» del territorio occupato dal 1967: esso prevede l’installazione di nuove infrastrutture energetiche, e l’implementazione di servizi educativi e residenziali da portare avanti nell’area del Golan già dotata di insediamenti. (L'INDIPENDENTE)
Il primo ministro israeliano, Bibi Netanyahu lo ha detto senza mezzi termini, subito dopo che il suo governo ha approvato – ieri sera - all'unanimità, il suo piano per espandere la popolazione israeliana nella zona contesa. (L'HuffPost)
Sui muri, sulle vetrine dei negozi, sulle automobili, ci sono ancora le fotografie dei 12 “piccoli martiri”, come li chiamano in questa cittadina alle pendici del Monte Hermon, Majdal Shams, roccaforte drusa sulle alture del Golan occupate da Israele, considerata la "capitale" informale della regione. (L'HuffPost)
Negli ultimi giorni Israele ha messo a segno in Siria centinaia di attacchi aerei – venerdì le Israel Defense Forces parlavano di oltre 500 raid in 48 ore, ma nelle ultime ore se ne sono contate diverse altre decine – distruggendo un gran numero di obiettivi militari tra aerei da combattimento, missili, aeroporti, depositi di carburante e navi della marina e colpendo “circa il 90%” delle potenza militare di Damasco. (Il Fatto Quotidiano)
In primo piano la situazione in Medio Oriente. Israele continua a colpire le strutture militari siriane e si accende lo scontro sul Golan dopo che Tel Aviv ha approvato un piano per raddoppiare la popolazione delle alture. (TV2000)