Omicidio Giulia Cecchettin, Filippo Turetta torna in aula: cosa succede oggi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dopo la richiesta di ieri di una condanna all'ergastolo a Filippo Turetta da parte del pm di Venezia Andrea Petroni, oggi la parola nel processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin passa alla difesa. Gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera terranno la loro arringa davanti alla corte d'Assise di Venezia e per il 22enne chiederanno la pena che gli spetta con la speranza che il carcere assuma la sua funzione di rieducazione e possa permettere al giovane, accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata, di capire il disvalore del suo gesto e avere la possibilità - data sua giovane età - di riscattarsi. (Adnkronos)
Su altre testate
La Corte d’Assise di Venezia ascolta le parti civili: “Un delitto crudele e premeditato”. Richiesto un risarcimento di oltre 2 milioni di euro (AltaRimini)
Venezia — «Vi prego», esorta nel silenzio dell’aula il pm Andrea Petroni, 38 anni, rivolto ai giudici. Alla sua destra, Filippo Turetta è stretto tra gli avvocati, a testa bassa. (la Repubblica)
In aula letti i messaggi mandati dall'imputato alla vittima: "Smettila di pensare alla tua inutile carriera. Per il pm Andrea Petroni sussistono tutte le aggravanti contestate: la premeditazione, la crudeltà e lo stalking. (Il Fatto Quotidiano)
Richiesta la condanna all'ergastolo per Filippo Turetta, in merito al processo relativo all'omicidio di Giulia Cecchettin. Il pubblico ministero con una memoria scritta, in due ore e mezzo di intervento, ha ricostruito i fatti, negando ogni possibile elemento difensivo. (La Gazzetta dello Sport)
“L’ha torturata emotivamente e l’ha uccisa. (CremonaOggi)
«Ritengo consumato il reato di atti persecutori», ha continuato il pm Petroni nella sua requisitoria su Filippo Turetta. (Vanity Fair Italia)