Fatture false per 1,3 miliardi e evasione dell'Iva. Così la rete mafiosa truffava l'Ue da Palermo a Dubai
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L'operazione della Procura europea per smantellare il traffico: 47 misure cautelari e 200 indagati: commerciavano prodotti informatici e riciclavano i profitti Una maxi-evasione fiscale con una frode all’Unione europea da 520 milioni e false fatturazioni per 1,3 miliardi di euro. Dalle prime ore di oggi, 14 novembre, è in corso una vasta operazione della Procura europea coordinata con i magistrati di Palermo e Milano che ha portato finora a 47 misure cautelari e 200 indagati. (Open)
La notizia riportata su altri media
Imponenti i numeri dell’operazione che ha coinvolto forze dell’ordine e inquirenti di mezza Ue, Svizzera ed Emirati Arabi: oltre 200 gli indagati, 400 le società coinvolte, scoperte fatture per operazioni inesistenti per 1,3 miliardi. (Corriere della Sera)
I magistrati degli uffici di Palermo e Milano della Procura Europea hanno scoperto una organizzazione criminale, con legami con la mafia e la camorra, che avrebbe messo a segno una evasione dell'Iva per centinaia di milioni di euro. (La Repubblica)
È il 27 settembre del 2021, Toni Lo Manto – legato a Lorenzo Tinnirello, killer (condannato per le stragi del ’92) e uomo di fiducia dei fratelli Graviano – spiega la nuova strategia d’affari della “mia mafia”. (Il Fatto Quotidiano)
Le indagini sono state coordinate dai sostituti Gery Ferrara, Amelia Luise, Giordano Baggio, Sergio Spadaro e Gaetano Ruta che coinvolge varie città d’Italia, soprattutto Milano, Roma e Napoli, e anche diversi Paesi. (BlogSicilia.it)
Ad alcune società riconducibili a Rodolphe Ballaera, nato in Belgi, ma con origini siciliane, e al milanese Paolo Falavigna sono stati sequestrati immobili in Sicilia per 10 milioni di euro. Tra i beni ci sono dieci ville nel residence Baia degli UIivi a Mazzaforno, di proprietà della Sunsea srl, alcune delle quali sono state messe a disposizione di alcuni ospiti speciali. (Livesicilia.it)
I camorristi del clan Nuvoletta si fidavano di lui per la grande frode carosello scoperta dalla Procura europea. Lo Manto, originario del rione Brancaccio, è uno dei 47 arrestati e viene considerato il promotore di una delle cellule della fabbrica di fatture false. (Livesicilia.it)