Poste pronta a rinunciare a bollettini e raccomandate: «Il servizio universale non conviene più»

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Corriere della Sera ECONOMIA

«È ovvio che a Poste non conviene più essere fornitore del servizio universale, quindi ci rinunciamo, siamo un’azienda di mercato». Non succederà oggi, ma potrebbe accadere in un futuro non troppo lontano di dire addio a bollettini e raccomandate negli uffici postali. Dopo una proroga di 16 mesi, nel 2026 scadrà la concessione del contratto di programma per il servizio universale che Poste Italiane ha con lo Stato, e allora l’azienda, spiega l’ad Matteo Del Fante, potrebbe «non essere interessata a svolgere quel servizio, è un rischio reale». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Un economista di levatura internazionale – tra i pochi che abbiamo – come Giulio Sapelli l’aveva detto per tempo che liberalizzare a valle (cioè sulla cerniera della distribuzione al dettaglio) un bene (le fonti energetiche) oligopolistico a monte non avrebbe sortito significativi effetti di concorrenza. (Economy Magazine)

La notizia di un possibile stop al servizio universale di Poste Italiane ha messo in fibrillazione i sindacati. Secondo La Cgil, infatti, “nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Poste ha comunicato che l`azienda nel 2026 potrebbe non concorrere alla procedura di gara per il rinnovo del Servizio Universale”. (Il Diario del Lavoro)

Alla base della decisione dell’azienda ci sarebbe una valutazione fatta negli ultimi mesi che, tirando le somme, avrebbe portato Poste a pensare allo stop a partire dal 2026. Presto potrebbe non essere più possibile pagare bollettini o spedire raccomandate presso Poste Italiane (Potenza News )

Poste verso lo stop a bollettini e raccomandate, l’azienda valuta la rivoluzione

Nel prossimo futuro, pagare bollettini e spedire raccomandate tramite Poste Italiane potrebbe diventare un ricordo. Tutto cambia e il mondo è in continua trasformazione più di ogni altra cosa. (InvestireOggi.it)

Poste: Cgil e Slc, Inaccettabile rinuncia a Servizio Universale Roma, 1° ottobre – “Nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Poste Italiane Spa ha comunicato che l’azienda nel 2026 potrebbe non concorrere alla procedura di gara per il rinnovo del Servizio Universale. (SLC CGIL)

Alla base della decisione dell'azienda ci sarebbe una valutazione fatta negli ultimi mesi che, tirando le somme, avrebbe portato Poste a pensare allo stop a partire dal 2026. A farlo sapere è stato l'amministratore delegato dell'azienda, Matteo Del Fante, che ha aperto alla possibilità di una futura rinuncia da parte di Poste al servizio universale (QuiFinanza)