Addio a Filippo Panseca, pioniere della computer art

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Filippo Panseca, figura pionieristica nel campo della computer art, è scomparso all'età di 84 anni a causa di un infarto fulminante che lo ha colpito nella notte. L'artista, noto per la sua capacità di fondere creatività, tecnologia e impegno sociale, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte contemporanea. Nato con un'insaziabile curiosità per la tecnologia, Panseca ha dedicato la sua vita a esplorare nuovi orizzonti artistici, influenzando intere generazioni di artisti.

Panseca, profondamente legato al Partito Socialista Italiano, è stato l'autore del celebre garofano rosso, simbolo del PSI. Arrivato a Pantelleria nel 1976 insieme a Margherita Boniver, con cui ha fondato il Centro Internazionale di Brera, Panseca ha trovato nell'isola il suo rifugio dell'anima e della creatività. Nonostante gli sforzi dei sanitari dell'ospedale Nagar di Pantelleria, l'artista non è sopravvissuto all'infarto.

La sua carriera è stata caratterizzata da una continua ricerca e sperimentazione, che lo ha portato a esplorare territori inediti e a diventare un punto di riferimento per molti artisti contemporanei. Panseca, pupillo di Bettino Craxi, ha saputo anticipare i tempi, trasformando ogni suo tocco in un dialogo con il futuro. Sarà sepolto sull'isola pantesca, dove aveva realizzato un mausoleo accanto ai "sesi", tombe preistoriche in pietra lavica costruite migliaia di anni fa.

La notizia della sua morte è stata riportata dal sito d'informazione Pantelleria Internet, che ha sottolineato l'importanza del suo contributo artistico e il legame profondo con l'isola.