Cecilia Sala arrestata in Iran, l'Italia si mobilita per la sua liberazione

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INTERNO

Cecilia Sala, giornalista del Foglio e Chora News, è stata arrestata in Iran mentre svolgeva il suo lavoro. La notizia dell'arresto ha suscitato una forte reazione in Italia, con il governo e le istituzioni europee che si sono immediatamente attivate per ottenere la sua liberazione. Il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, ha espresso la sua vicinanza a Sala e ha chiesto al governo di fare tutto il possibile per riportarla a casa.

Fin dal primo giorno, il presidente Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani si sono mossi per ottenere la liberazione di Sala. Le trattative con l'Iran, tuttavia, non sono semplici e richiedono un'azione politica e diplomatica di alto livello. Alessia Piperno, che ha vissuto un'esperienza simile nel carcere di Evin, ha espresso la sua solidarietà a Sala e ai suoi genitori, ricordando il terrore di stare in una cella da soli.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha illustrato le linee d'azione del governo, sottolineando l'importanza di un intervento coordinato e deciso. Anche Elly Schlein, leader del Partito Democratico, ha chiesto un impegno concreto per ottenere la liberazione di Sala. La situazione è delicata e richiede un approccio prudente e determinato, senza cedere alla pressione dell'opinione pubblica occidentale.

L'arresto di Cecilia Sala rappresenta un grave attacco alla libertà di stampa e ai diritti umani