Corte conti, salvacondotto ai politici e condanne limitate al 30% del danno

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NT+ Enti Locali & Edilizia INTERNO

Nella riforma della Corte dei conti entra anche il salvacondotto per «i titolari degli organi politici», la cui «buona fede» andrà presunta «fino a prova contraria» nel caso di adozione di atti «proposti, vistati o sottoscritti dai responsabili degli uffici tecnici o amministrativi, in assenza di pareri formali, interni o esterni, di contrario avviso». Il salvacondotto non si attiverà nei «casi di dolo», per i quali naturalmente andrà provata la partecipazione concorde di tecnici e politici. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

La notizia riportata su altri media

L’obiettivo è quello di concludere l’esame degli emendamenti entro il primo di aprile e conferire il mandato ai relatori entro il 3 aprile. L’esame in aula alla Camera, inizialmente previsto per fine marzo, slitterà alla prima settimana di aprile. (Il Dubbio)

Non saranno più punibili per danno alle casse dello Stato, tranne che si provi il “dolo”. Un salvacondotto erariale per i politici a qualsiasi livello, a partire dagli amministratori locali, che si salveranno in base al principio della cosiddetta “buona fede”. (Il Fatto Quotidiano)

Tra le principali novità della riforma, spicca l'introduzione di uno "scudo" per i politici, che limita la loro responsabilità per danno erariale in determinate circostanze. (QuiFinanza)

Salvapolitici generalizzato nella riforma della Corte dei conti: ecco cosa prevede

Dopo aver imposto la tagliola di 45 giorni per le intercettazioni riguardanti gran parte dei reati (ad eccezione di mafia e terrorismo), il governo Meloni prosegue sulla via dell’impunità. Stavolta nel mirino c’è la Corte … (Il Fatto Quotidiano)

Un appello ai Presidenti di Senato e Camera affinché la riforma della Corte dei Conti proceda con un percorso condiviso e assicuri sempre di più un efficace controllo su come vengono spesi i soldi dei cittadini. (Italia Oggi)

Nel correttivo, proposto da Augusta Montaruli e Luca Sbardella di FdI e anticipato dal Sole 24 Ore di ieri , la «buona fede» che ferma le contestazioni dei magistrati contabili andrà «presunta fino a prova contraria» per l’adozione e l’attuazione di atti «proposti, vistati o sottoscritti dai responsabili degli uffici tecnici o amministrativi». (Il Sole 24 ORE)