Nomine Ue, l’astensione di Meloni fa arrabbiare il Ppe, von der Leyen e le destre. Numeri alla mano: ecco perché ora rischia l’isolamento

Nomine Ue, l’astensione di Meloni fa arrabbiare il Ppe, von der Leyen e le destre. Numeri alla mano: ecco perché ora rischia l’isolamento
Il Fatto Quotidiano INTERNO

La faccia è scura, ma Giorgia Meloni, appena uscita dal Consiglio Ue di giovedì notte, ostenta fermezza: “Le persone mi rispettano in Italia, ma anche all’estero, perché non ho una doppia faccia“. La presidente del Consiglio spiega così la decisione di andare allo scontro con i partiti europei della cosiddetta maggioranza Ursula. Ma la sua posizione è stata tutt’altro che ferma: si è opposta alle candidature di Antonio Costa come presidente del Consiglio Ue e di Kaja Kallas Alto rappresentante per la Politica Estera, ma ha mostrato ambiguità su Ursula von der Leyen, astenendosi sulla sua riconferma a capo della Commissione. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Climate Now (Euronews Italiano)

Quando si è sotto assedio, è difficile trovare l’energia per rilanciare. Se il mondo cambia e si apre a incognite che sanno di svolta storica, da quelle legate alle legislative francesi alle presidenziali negli Usa, l’Ue tenta di mantenere la posizione. (L'HuffPost)

Il Consiglio europeo ha dato il via libera alle nomine e Giorgia Meloni resta isolata: si è astenuta su Ursula von der Leyen e ha votato contro il socialista Antonio Costa e la liberale Kaja Kallas. L’Italia del centrodestra si ritrova così all’opposizione nell’Ue. (Avanti Online)

Von der Leyen confermata presidente della Commissione europea: Meloni si astiene

Alla fine la fumata bianca al Consiglio europeo sui vertici delle future istituzioni Ue è arrivata. Tutto questo senza il voto favorevole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha votato “no” a Kallas e Costa (unica tra i 27) mentre si è astenuta su von der Leyen, lasciando così aperta la strada di una trattativa che si concluderà il 18 luglio con il voto in plenaria al Parlamento Europeo. (Il Fatto Quotidiano)

Al termine della lunga giornata del Consiglio europeo, quando a Bruxelles è già notte, è questa la posizione su cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni schiera l’Italia. Una posizione che comunque non blocca il via libera a tutto il ‘pacchetto’ proposto dalla maggioranza Ppe-S&D-Renew che passa a maggioranza: l’ex premier socialista portoghese Costa sarà quindi presidente del Consiglio europeo, mentre dopo il via libera del Parlamento von der Leyen farà il bis alla guida della Commissione e Kallas assumerà il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera. (Gazzetta Matin)

Le regole dell’Ue prevedono che nelle prossime settimane la scelta dei leader dovrà passare al vaglio della prova di maggioranza, nell’Aula del Parlamento europeo. (il manifesto)