Gli stabilimenti italiani di Stellantis verso un 2025 di resistenza. I sindacati: «Ora i fatti»
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La giornata di ieri ha segnato un cambiamento di fase: lo scontro aperto tra Stellantis e l’Italia — governo, opposizioni, sindacati — pare quantomeno sospeso. Presto per dire se del tutto archiviato: la certezza si avrà nei prossimi mesi. Di certo il confronto ha cambiato registro. Si tratta di una buona notizia: la contrapposizione in un momento così critico per il settore non avrebbe portato da nessuna parte. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre testate
«Daremo battaglia per tutelare lavoratori Stellantis e l'economia del Molise» TERMOLI. Sull’esito del tavolo Stellantis al Mimit riguardo allo stabilimento di Termoli ci sono interpretazioni diverse, quelle sindacali e di opposizione si accomunano per la delusione di non aver registrato passi in avanti sulla realizzazione della Gigafactory, anche se ieri, ad esempio c’è chi ha persino riferito (Tg1) la conferma dell’impegno finanziario a costruirla. (Termoli Online)
Lo dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Sky tg24, rimarcando che "il taglio al fondo automotive è un errore". E mentre l'azienda dà la buonuscita milionaria all'ex ad, agli operai in cassa arriva uno stipendio poco sopra i mille euro". (Tuttosport)
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Immagine di repertorio A cura di Pierluigi Frattasi (Fanpage.it)
Con quell’accento un po’ così, «sono un terrone di Francia, mio bisnonno era di Gaeta», e la faccia bonaria da zio di tutti, «ho 58 anni, sono vecchio, eh, ci vuole ricambio generazionale», Jean-Philippe Imparato si è presentato al governo italiano come volto nuovo di Stellantis Europa, sostituendo al volante almeno per un semestre, il supermanager Carlos Tavares, il primo della classe dimesso il primo dicembre, che molti non vedevano l’ora sbattesse il muso contro una severa bocciatura. (Corriere della Sera)
Un piano da 2 miliardi per rimettere l‘Italia al centro della produzione di Stellantis. E’ la promessa contenuta nel piano che il gruppo automobilistico ha presentato ieri al tavolo in agenda al ministero delle Imprese, dopo il licenziamento dell’amministratore delegato Carlos Tavares. (Nicola Porro)