De Luca: "Il Pd non è credibile". E Salvini gli dà ragione

De Luca: Il Pd non è credibile. E Salvini gli dà ragione
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il Giornale INTERNO

"Buon compleanno Partito democratico. Oggi celebriamo 17 anni di impegno, passione e lavoro per un'Italia più giusta, solidale e libera" , è l'augurio che si legge sui canali social del partito da dove arriva anche un sentito grazie ai propri militanti per la loro dedizione anche perché "Il futuro - conclude il messaggio - è ancora tutto da scrivere, avanti!" . Un compleanno che, al di la delle dichiarazioni di rito dei vertici del Pd, appare assai amaro. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

Si avvicina il congresso, le elezioni regionali sono oramai all'orizzonte e nel Pd si torna a respirare il solito clima da resa dei conti. Il dibattito si incentra oramai su due grandi temi: il primo riguarda l'ipotesi terzo mandato per il governatore uscente Vincenzo De Luca; il secondo la necessità di convocare il congresso regionale a stretto giro. (ilmattino.it)

"La segretaria Schlein ha poco tempo davanti per cambiare il Pd, che ancora oggi ospita tutto ciò che è contro natura, ragione e decenza", a cominciare da "un gruppo dirigente che nel 90% dei casi non rappresenta nulla né nei territori né nella società italiana". (Secolo d'Italia)

«Misiani avrebbe dovuto dimettersi dopo aver chiesto scusa. Schlein si era proposta come il cambiamento ma in due anni non è cambiato nulla, non si valorizza il merito ma i maggiordomi dei capicorrente». (Agenda Politica)

Muoia De Luca con tutti gli "imbecilli"

Ma ha pronto, a quel che si narra, un piano “B” che gli consenta comunque di succedere a se stesso e la … (Il Fatto Quotidiano)

«Nessuno è indispensabile, nessuno è eterno». Ormai è guerra aperta tra i vertici nazionali e quelli campani. (ilmattino.it)

Guardateli, questi video di Vincenzo De Luca, di questi tempi, per distrarsi, meglio di una serie su Netflix. E come lo dice lui davvero nessuno, con quella voce da caverna salernitana e la gota gonfia, a metà tra Maurizio Crozza a Pietro Savastano in Gomorra: guai a chi tocca “tutt’ chell che è ’o noust”, ovverosia la Campania. (L'HuffPost)