Israele e la telefonata top secret Biden-Netanyahu: cosa si sono detti

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Adnkronos INTERNO

La vicepresidente Harris: "Si è trattato di una telefonata classificata, non ho annunci da fare su ciò che è accaduto durante quella telefonata ma è stata importante" Resta top secret il contenuto della telefonata avvenuta oggi tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu sulla guerra di Israele e l'escalation militare in Medio Oriente. La conversazione è durata 30 minuti ed è stata "diretta e produttiva", ha fatto sapere la portavoce della Casa Bianca Karin Jean-Pierre in un briefing con i giornalisti. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri giornali

“Nella giornata di mercoledì Joe Biden e Benjamin Netanyahu si sentiranno per parlare della risposta israeliana contro l’Iran”. L’account su X dello stato ebraico: L'Iran deve essere fermato prima che sia troppo tardi". (la Repubblica)

Presente anche Harris, ma la notizia è che il premier israeliano ha ribadito la sua ferma volontà di attaccare l'Iran, e secondo i media ci sarebbero le strutture militari di Teheran nel mirino. Il tutto è accaduto nella serata in cui Netanyahu e Biden si sono sentiti al telefono per circa 50 minuti. (Il Giornale d'Italia)

Il leader di Hamas Yahya Sinwar avrebbe ordinato ai leader del gruppo terroristico in Cisgiordania di rinnovare gli attentati suicidi in Israele poco dopo aver sostituito Ismail Haniyeh a capo dell’ufficio politico di Hamas. (Il Sole 24 ORE)

Medio Oriente: Israele rifiuta i consigli sulla rappresaglia all'Iran

La telefonata tra il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu è durata 50 minuti. Lo riporta il sito Ynet ricordando che la conversazione è avvenuta a un mese e mezzo dall'ultimo contatto diretto tra i due leader. (Sky Tg24 )

Nella sua telefonata con Benjamin Netanyahu, Joe Biden "ha sottolineato la necessità di un accordo diplomatico per far tornare in sicurezza sia i civili libanesi che quelli israeliani alle loro case su entrambi i lati della Linea Blu", e "ha affermato il diritto di Israele a proteggere i suoi cittadini da Hezbollah, che ha lanciato migliaia di missili e razzi in Israele solo nell'ultimo anno, sottolineando al contempo la necessità di ridurre al minimo i danni ai civili, in particolare nelle aree densamente popolate di Beirut". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’offensiva, sia aerea che terrestre, si estende ormai su gran parte del Paese. Tuttavia, con il passare delle ore, risulta sempre più complicato sostenere questa tesi. (LA NOTIZIA)