Migranti, Edi Rama sui centri in Albania: "E' tutto competenza dell'Italia"

Migranti, Edi Rama sui centri in Albania: E' tutto competenza dell'Italia
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LAPRESSE INTERNO

Il premier albanese in un'intervista al Corriere della Sera: "All'interno delle strutture solo forze di polizia italiane" La costruzione dei centri per migranti in Albania, il trasporto, la sistemazione e la registrazione degli arrivi: tutto è competenza dell’Italia. Lo ha detto il premier albanese Edi Rama, in un’intervista al Corriere della Sera, all’indomani della partenza della prima nave italiana con a bordo migranti diretta verso le strutture allestite a Schengjin e Gjader. (LAPRESSE)

Su altri giornali

“Il Governo Meloni butta 800 milioni degli italiani in un accordo di deportazione dei migranti in Albania, in spregio a una sentenza della corte di giustizia europea che fa già scricchiolare l’impianto di quell’accordo. (Il Fatto Quotidiano)

La nave Libra della Marina Militare italiana è partita nella giornata del 14 ottobre da Lampedusa alla volta dell’Albania. I dubbi economici sul piano (Virgilio Notizie)

Sul pattugliatore Libra della Marina Militare ci sono 16 migranti, dieci originari dell’Egitto e sei del Bangladesh. Questa mattina dovrebbe sbarcare in Albania la prima nave italiana con a bordo migranti, nell’ambito dello sperimentale accordo sulla gestione di sbarchi e rimpatri stretto tra Giorgia Meloni ed Edi Rama (Il Fatto Quotidiano)

Prigioni per chi non ha commesso crimini

La segretaria del Pd Elly Schlein: "Quelle risorse potevano essere usate meglio" (LAPRESSE)

Intanto Sergio Mattarella: «L’accoglienza sia impegno permanente».Le limacciose acque intorpidite dalla sinistra sembrano alle spalle. La Libra salpa per l’Albania a una velocità di venti nodi. (La Verità)

Sono «maschi, adulti, non vulnerabili» le persone che, da oggi, saranno trasferite nei due centri costruiti dal governo italiano in Albania. Partiti in cerca di protezione, finiranno in uno stato di trattenimento, in attesa che le loro richieste di asilo vengano esaminate con procedure accelerate. (La Stampa)