Dazi sul vino, cosa succederà alle bottiglie italiane in America? «Prezzi triplicati, rischiamo di sparire dagli scaffali»
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La minaccia di dazi al 200% da parte di Trump sui vini e gli alcolici europei ha creato una incertezza paralizzante da questa parte dell’Atlantico. La minaccia di Trump era scattata in risposta all’Unione europea che a sua volta aveva minacciato dazi del 50% sul whiskey, in risposta ai dazi sull’acciaio e l’alluminio promessi dagli americani. Ma ora l’Ue ha deciso di ritardare fino a metà aprile le sue misure, anziché iniziare dal 31 marzo, prendendosi il tempo di vedere quali dazi reciproci l’amministrazione Usa imporrà effettivamente il 2 aprile e vedendo se si può negoziare a partire da questo annuncio. (Corriere della Sera)
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I nostri pizzaioli, infatti, sono il simbolo dell’eccellenza italiana che da decenni valicano i confini del paese. Uno dei primi maestri pizzaioli emigrati a New York che da anni sta riscuotendo grande successo, anche verso la critica gastronomica è Roberto Caporuscio, che pochi giorni fa, ha ricevuto dalla guida Gambero Rosso il prestigioso riconoscimento dei Due Spicchi per la sua pizzeria “Kesté Pizza & Vino” che si trova a Wall-Street a New York. (Agenzia askanews)
“Siamo qui per anche incontrare i tanti amici in Europa dei conservatori europei, cioè quelli che tengono alle tradizioni, vogliono un’Europa più forte ma rispettosa degli interessi dei popoli e soprattutto di quelli che erano gli obiettivi di chi l’Europa l’ha voluta nel 1957 con i trattati di Roma: prosperità e pace, due elementi che non sempre l’Unione Europea è riuscita a garantire ai popoli tanto da creare una crasi della fiducia che era ben maggiore in passato“. (Radio Radio)