Lusso, gli effetti dell'aumento dei prezzi
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La folle corsa al rialzo dei prezzi nel settore dell'alto di gamma sembra aver raggiunto il limite estremo. Gli eccessi delle ultime annate, che hanno visto i prezzi raddoppiati in cinque anni, si sono chiaramente rivelati controproducenti, come è stato evidenziato durante la presentazione, tenutasi mercoledì 13 novembre a Milano, dello studio annuale di Bain & Company sul mercato globale del lusso, realizzata insieme alla Fondazione Altagamma, l’organizzazione che riunisce i grandi nomi del lusso italiano.
L'Osservatorio Altagamma prevede un 2024 in flessione a 1.478 miliardi di euro di fatturato a causa dello scenario geopolitico, dell'inflazione e del rallentamento dei mercati asiatici. Resta prioritario il mercato nordamericano, che nel 2025 prevede un +3,5%. Si stima una ripresa di Ebitda e ricavi +3%, trainati dalla crescita della cosmesi (+6%).
Nel 2024 il turismo si conferma una leva fondamentale di crescita per un settore, quello del lusso, la cui spesa globale è destinata a raggiungere 1.500 miliardi di euro, mantenendosi sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. E proprio il turismo, insieme al lusso esperienziale, «può essere il traino per l’alto di gamma italiano». Lo ha sottolineato ieri a Milano Matteo Lunelli, presidente di Altagamma, presentando la 23esima edizione dell’Osservatorio della Fondazione.
Andrea Guerra, CEO di Prada Group, ha aperto con una critica incisiva il suo intervento durante l’Osservatorio Altagamma 2024, svoltosi ieri a Milano. «Negli ultimi anni è stato fatto un errore gigante sui prezzi. Si è sbagliato ad aumentarli tanto solo perché era facile.