Elkann: «Italia centrale per noi». E boccia il piano auto della Unione Europea
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John Elkann garantisce davanti al Parlamento che «l’Italia è centrale» nella produzione auto di Stellantis. Attacca a testa bassa - e con toni mai usati in passato - la Ue, bocciandone il piano per l’automotive - «Interventi di corto respiro» su multe e batterie - e accusandola di «mancanza di pianificazione» sul settore e di «una rigida politica climatica senza aver creato le condizioni industriali che la favoriscano». (ilgazzettino.it)
Su altri media
Ha ribadito il piano di Stellantis per l'Italia, che era stato presentato lo scorso 17 dicembre al tavolo dell'Automotive tenutosi presso il Ministero a Roma. Saremo attenti a monitorare ogni singola azione destinata al sito di Atessa, ma soprattutto non si dilati nei tempi il programma previsto. (ChietiToday)
Viva le automobili, abbasso i cretini che la combattono. Per rilanciare l'automobile bisogna smetterla di demonizzare la benzina a favore delle auto elettriche che non si sa neanche dove ricaricarle. (il Giornale)
Durante un'audizione di due ore e mezza alla Camera, ieri il presidente di Stellantis John Elkann ha tracciato le priorità della produzione individuate per i singoli stabilimenti italiani del gruppo, cercando di rassicurare il Parlamento mentre il mercato dell'automotive in Europa è in ginocchio, stretto tra le difficoltà della transizione all'elettrico e la concorrenza delle vetture cinesi. (Sky Tg24 )
Ma c’è anche chi, nell’audizione di John Elkann dell’altro giorno, ci ha visto un epocale momento di svolta. Un “cambio di passo” che “traspare anche nelle repliche di deputati e senatori”, ci raccontava ieri La Stampa. (Il Fatto Quotidiano)
E crea un precedente. Come accaduto per i rimpatri, i magistrati insistono nel «riscrivere» le leggi.«Il reddito di cittadinanza non ha natura assistenziale ma il requisito della pregressa reside... (La Verità)
Schivardi (Luiss): “Stellantis ha speso 25 miliardi R&S da 2004”. Ok dei commissari all’offerta di Baku Steel per l’ex Ilva. Trump chiama Zelensky, prove di pace ma rimane il giallo delle infrastrutture energetiche in Ucraina. (Energia Oltre)