Kiev, colpo grosso a Tver. E Bruxelles vota sulle armi

Kiev, colpo grosso a Tver. E Bruxelles vota sulle armi
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il Giornale ESTERI

L'intento è chiaro, così come gli ostacoli per arrivare a una soluzione: stare con l'Ucraina, così concretamente da togliere in maniera congiunta il veto all'utilizzo delle armi a lungo raggio su territorio russo, per colpire le basi da cui partono gli attacchi. Ma se fino a ieri ogni nazione si muoveva in ordine sparso, ora l'Europa vuole superare i personalismi mettendo il cappello sulla rimozione al veto, riuscendo al tempo stesso a togliere dall'imbarazzo chi sinora ha sempre sostenuto le ragioni del «no» e permettere a Kiev di difendesi in maniera più efficace. (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

Strasburgo, 19 set. La risoluzione è stata approvata con 425 voti a favore, 131 contro e 63 astensioni Il paragrafo 8 della risoluzione “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali forniti all’Ucraina contro legittimi obiettivi militari sul territorio russo, in quanto ciò ostacola la capacità dell’Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all’autodifesa ai sensi del diritto pubblico internazionale e lascia l’Ucraina esposta ad attacchi contro la sua popolazione e le sue infrastrutture”. (Agenzia askanews)

Lo scrive der Spiegel. Nonostante la maggior parte dei fondi di bilancio per il sostegno militare all'Ucraina sia già stata esaurita, il governo tedesco vuole consegnare un ulteriore pacchetto di armi per un totale di quasi 1,4 miliardi di euro entro la fine dell'anno. (Tuttosport)

Il testo è passato con 425 voti favorevoli, 131 contrari e 63 astenuti. Il Parlamento Europeo ha approvato a Strasburgo la risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate dagli ucraini anche per colpire obiettivi legittimi in territorio russo. (ROMA on line)

Ucraina, non più solo difesa: il parlamento Ue riscrive le logiche del conflitto: “Ora più armi e munizioni”

La Russia spacca il Pd all'Europarlamento. Approvata a Bruxelles una risoluzione che chiede ai Paesi dell'Ue di revocare le restrizioni sull'utilizzo di armi fornite all'Ucraina contro obiettivi nel territorio della Russia. (Liberoquotidiano.it)

In 8 hanno votato contro l'articolo che alleggerisce le restrizioni sull'utilizzo delle armi in territorio russo. Tra questi Camilla Laureti, Annalisa Corrado, Alessandro Zan, Sandro Ruotolo, tutti vicini alla segretaria Elly Schlein, il capodelegazione Nicola Zingaretti, oltre a Antonio Decaro, Matteo Ricci e Brando Benifei. (Civonline)

Non più solo difesa, adesso l’Ucraina può contrattaccare e sparare in Russia. Il Parlamento europeo chiede a gran voce (425 «sì», 131 «no» e 63 astensioni) di riscrivere le logiche del conflitto russo-ucraino, approvando una risoluzione, non vincolante ma dal forte peso politico, che chiede di eliminare le attuali restrizioni che impediscono all'Ucraina di utilizzare i sistemi di armamento occidentali contro obiettivi militari legittimi in Russia. (La Stampa)