Meloni: "Solo la Nato può assicurare la sicurezza di Kiev". L'affondo di Crosetto
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«Inviare truppe europee in Ucraina è un'ipotesi poco efficace e molto rischiosa. È necessario dare a Kiev concrete garanzie di sicurezza in un contesto Nato». Nella riunione in video conferenza dei 27 leader dell'Unione europea, Giorgia Meloni ribadisce ancora una volta i dubbi di Palazzo Chigi e della diplomazia italiana sull'impiego di un contingente d'interposizione dell'Ue in un eventuale zona di cuscinetto tra Ucraina e Russa. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
Caro Giorgio, Giorgio Chirico (il Giornale)
La premier italiana partecipa di malavoglia. Il ruolo centrale che il presidente francese si è assegnato da solo la infastidisce, a maggior ragione perché Macron insiste su quell’invio di truppe europee che per l’Italia, almeno in questa forma, è fuori discussione. (il manifesto)
Un'opinione, questa, che per il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è condivisa anche dall'altro alleato di maggioranza. Il problema resta sempre lo stesso: niente «ombrello» Nato e dell'Unione europea per la martoriata terra ucraina (il Giornale)

La videoconferenza dei 27 leader convocata dal presidente del consiglio Ue, Antonio Costa, è durata solo mezz’ora: la premier ha ripetuto la sua posizione, e cioè che una missione di interposizione europea in Ucraina "sarebbe molto rischiosa e poco efficace". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quindi assolutamente sono contrario a un’ipotesi di questo tipo». Matteo Salvini sceglie la stampa estera per dire no alle ipotesi di Difesa comune. (Corriere Roma)
Con un ruolo di interposizione al confine tra Ucrai… Davanti a Salvini c’è un sentiero sempre più stretto. (La Stampa)