Agroppi, spirito ribelle del calcio: una vita per sfidare l’ipocrisia

Agroppi, spirito ribelle del calcio: una vita per sfidare l’ipocrisia
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«Il Filadelfia era un tempio, entrando sentivi i brividi. Respiravi leggenda, dolore e speranza. Lì dentro si diventava uomini». Aldo Agroppi, scomparso ieri a ottant’anni, aveva tagliato da un pezzo con il calcio in cui aveva vissuto tre vite - calciatore, allenatore, opinionista -, confessava di non riconoscersi né divertirsi più, s’era rifugiato nei ricordi e il Toro era il più bello. Lo ha ac… (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Si è spento a 80 anni Aldo Agroppi, ex calciatore e allenatore ricoverato da qualche giorno all’ospedale di Piombino dove era nato il 14 aprile 1944. Aveva iniziato la sua carriera da giocatore proprio nella squadra della sua città, il Piombino: le giovanili, l’esordio in Serie D e il passaggio al Torino che sarà per Agroppi il suo grande amore. (La Repubblica Firenze.it)

Figura emblematica, Agroppi è stato non solo un protagonista in campo, ma anche allenatore e successivamente opinionista. Tra i tanti che lo hanno ricordato con affetto, spicca Walter Novellino, ex Perugia come Aldo, che ha parlato di un rapporto speciale che andava ben oltre il rettangolo di gioco. (Calcio Grifo)

Roma – È la mattina di giovedì 2 gennaio e sono a Roma, a casa dei miei genitori, per trascorrere insieme a loro quel che resta delle vacanze di Natale 2024: suona la sveglia e, iniziando a fare la mia personale rassegna stampa prima ancora di accendere la luce, scopro che, nella notte tra mercoledì e giovedì, è venuto a mancare Aldo Agroppi in seguito alle complicanze di una polmonite che lo teneva avvinghiato, già da alcuni giorni, a un letto di Villa Marina, l’ospedale della sua Piombino. (Amaranta)

Aldo Agroppi: schietto, diretto, un toscano doc

La schiettezza e la sincerità, ma anche le straordinarie doti di allenatore: queste le qualità che emergono, di racconto in racconto, dai ricordi preziosi che di Aldo Agroppi, l’ex calciatore e allenatore toscano morto oggi, 2 gennaio, ci lasciano alcuni di quelli che, nella stagione 1980-81, ebbero l’onore di giocare nel suo Pescara. (Il Centro)

Dicembre 1992: la Fiorentina di Batistuta, Effenberg e Laudrup è seconda in classifica. Ha appena battuto al Franchi la Juventus di Trapattoni per due a zero, con gol proprio del danese e poi saluta l’anno pareggiando col Parma, uno a uno, raggiungendo l’Inter a sette lunghezze da un Milan ormai ampiamente inarrivabile. (Il Fatto Quotidiano)

Tommaso Liguori ne è stato collega e lo ricorda così su Sky Sport Insider Da opinionista tv è stato tagliente, scomodo, divisivo, ma sicuramente di successo. (Sky Sport)