La jihad risorge e torna ad Aleppo, in Siria l’orrore non finisce mai

La jihad risorge e torna ad Aleppo, in Siria l’orrore non finisce mai
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La Stampa ESTERI

Le cose in Siria hanno lo stesso odore anche se passano gli anni. In fondo è una guerra, gli uomini si uccidono fra loro, i morti sono pesanti e difficili da trasportare. Ci sono assassini che si credono eroi e eroi che si credono santi. Alcuni pensano che la guerra sia giusta, per tenere al potere Bashar al Assad e il suo regime o per abbatterlo; i jihadisti, addirittura, progettano di iniziare … (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Taiwan, 33 aerei e 8 navi da guerra cinesi intorno all’isola (Il Sole 24 ORE)

Miliziani jihadisti anti-Assad entrano in moto nei quartieri periferici di Aleppo - Ansa (Avvenire)

Mercoledì 27 novembre, poche ore dopo l’entrata in vigore del cessate-il-fuoco fra Israele e Hezbollah, la guerra civile siriana si è prepotentemente riaccesa. (Panorama)

I ribelli jihadisti ad Aleppo. L'ira di Mosca, i timori di Damasco: «È violazione della sovranità»

I ribelli dopo otto anni sono tornati. Hanno percorso l’autostrada M5, su auto, pick-up e motociclette, e sono entrati in cinque quartieri di Aleppo, la città siriana dove durante la guerra civile tra il 2012 e il 2016 ci fu una delle più sanguinose battaglie che causò distruzione e oltre 30mila morti. (ilmessaggero.it)

Mentre le armi sono state temporaneamente deposte nel sud del Libano, le forze del Governo di salvezza siriano, sostenute dalla Turchia, hanno attaccato la storica città controllata dall'esercito regolare di al-Assad, risvegliando la guerra nel Paese mediorientale PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Ma per molti osservatori è più che altro il segnale: le ceneri di uno dei conflitti più sanguinosi e mortali della nostra epoca stanno tornando a farsi braci. La notizia che i ribelli islamisti anti regime avevano lanciato una nuova offensiva nelle campagne di Idlib, nel nord ovest della Siria, è rimasta «bassa» nelle home page dei siti di tutto il mondo per quattro giorni. (Corriere della Sera)