In Germania l’industria della difesa sta assumendo operai licenziati per la crisi dell’automotive
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I dazi di Trump sono un’ulteriore tegola sull’industria dell’auto, è vero. Ma lo stesso Trump sta dando una scossa alla difesa europea, la quale potrebbe creare posti di lavoro ben retribuiti e rimpiazzare, almeno in parte, le perdite in altri settori. È ciò che sta accadendo in Germania, dove alcune aziende militari negoziano l’acquisizione di fabbriche in crisi e l’assunzione di lavoratori licenziati. (Forbes Italia)
Su altri giornali
– “Userei una frase di Fantozzi: è una cagata pazzesca”. Così il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, arrivando alla manifestazione per l’Europa, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di riconvertire il settore automotive nell’industria della Difesa. (Agenzia askanews)
E anche, per quanto riguarda il gigantesco settore della componentistica, dalla produzione per l’auto a quella per i veicoli da combattimento. Ultimo in ordine di tempo a essere finito nel mirino dei piano di riarmo è l'ex stabilimento dell'Audi a Bruxelles, chiusa definitivamente il 28 febbraio scorso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il dibattito sulla riconversione dell’industria automobilistica verso la produzione militare comincia a prendere piede in Europa, con Germania e Italia in prima linea. (Primonumero)

ROMA (l'Adige)
Prendiamo, per esempio, la regina tedesca delle quattro ruote: Volkswagen, che ha fatto sapere di essere disposta a prendere in considerazione l'ipotesi di costruire equipaggiamenti per l'esercito come parte degli sforzi messi in atto da Non si vendono le elettriche? E allora armiamoci (Automoto.it)
Mentre il settore automobilistico affronta sfide crescenti, e cali di produzione, l'industria degli armamenti registra un boom senza precedenti, catalizzato dalle tensioni geopolitiche e dall'aumento della spesa militare in tutto il continente. (Tom's Hardware Italia)