Meta, l'Ue respinge le accuse di censura. E avverte: lo stop al fact-checking "sia efficace" contro la disinformazione

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EuNews ECONOMIA

Bruxelles – Mentre l’Ue è alle prese con le ingerenze sempre più sfacciate del proprietario di X, Elon Musk, nella politica interna degli Stati membri, la pugnalata alle spalle che non ti aspetti. Mark Zuckerberg, fondatore e Ceo di Meta, ha annunciato l’addio ai programmi di fact-checking su Facebook e Instagram. Puntando il dito contro il vecchio continente, dove “un sempre crescente numero di leggi istituzionalizzano la censura”. (EuNews)

Ne parlano anche altre fonti

I partner di Meta che si occupano di fact-checking affermano di essere stati "colti alla sprovvista" dalla decisione dell'azienda di fare a meno della verifica delle informazioni nei contenuti pubblicati su Facebook, Instagram e Threads. (WIRED Italia)

"Nessun cittadino, né due cittadini, né tre cittadini dovrebbero pensare di poter violare la sovranità di una nazione", afferma Lula. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva afferma che i paesi devono garantire che la loro sovranità sia "protetta" in seguito alla decisione del gigante dei social media Meta di porre fine al fact-checking negli Stati Uniti. (Tiscali Notizie)

Una lunga ed inquietante spirale di incendi dolosi che ha terrorizzato la comunità di Marina di Gioiosa Ionica sembra aver trovato il proprio epilogo. (Corriere di Lamezia)

Cos'è il fact-checking e perché è importante

L'Unione europea ha respinto l'accusa di censura da parte di Mark Zuckerberg. Il Ceo diieri aveva accusato l'Europa di avere "un sempre crescente numero di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono più difficile realizzare qualsiasi innovazione lì". (LA STAMPA Finanza)

Le piattaforme social, come affermato da Mark Zuckemberg, delegheranno agli utenti l'attività di fact checking, per questo è importante allenare i più piccoli a riconoscere una notizia vera da una finta. (Fanpage.it)

Era un passaggio importante, questo tempo lento usato per controllare e per cercare di evitare di dire, scrivere, comunicare inesattezze. Un tempo, in gergo giornalistico, ma anche a scuola, si parlava di “verifica delle fonti”. (Famiglia Cristiana)