L’Istat taglia allo 0,4 per cento la crescita acquisita per il 2024

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Lettera43 ECONOMIA

Nella precedente stima il dato era pari a +0,6 per cento. Nel comunicato dell'istituto di statistica anche i numeri del secondo trimestre: pil su dello 0,2 per cento, pressione fiscale a 41,3 per cento (+0,7). Rispetto alla crescita del Pil italiano, l’Istat ha comunicato che la variazione acquisita per il 2024 è pari allo 0,4 per cento, in ribasso rispetto a quella diffusa il 2 settembre 2024 quando la variazione era stata stimata a 0,6 per cento. (Lettera43)

Su altri giornali

Rivedi oggi, rivedi domani, alla fine la sorpresa negativa doveva arrivare: all’esito della revisione dei conti nazionali del secondo trimestre del 2024, l’Istat ha scoperto che la crescita reale già acquisita dal Pil italiano nel 2024 non è più lo 0,6% come si pensava fino al 3 settembre, ma lo 0,4%: per raggiungere l’obiettivo del … (Il Fatto Quotidiano)

La stima tendenziale è stata rivista al +0,6%, in leggero calo rispetto al +0,9% precedentemente stimato. Nel secondo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo, calcolato in valori concatenati con anno di riferimento 2020 e corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, ha mostrato un incremento dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. (Borse.it)

L’Italia crescerà meno del previsto. Lo scrive l'Istat in un comunicato stampa in cui corregge la nota inviata stamani, che confermava invece una crescita acquisita al secondo trimestre 2024 dello 0,6%. (Corriere della Sera)

Cresce la pressione fiscale, mentre il Pil cola a picco

A seguito della pubblicazione, il 23 settembre, delle nuove stime annuali previste dalla revisione generale dei Conti nazionali, l’Istat ha aggiornato le serie trimestrali. (Il Sole 24 ORE)

Lo certifica l’Istat secondo il quale nel secondo trimestre 2024 la pressione fiscale è salita al 41,3%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo incremento grava principalmente sui lavoratori e sui pensionati, mentre le multinazionali e i giganti del web riescono a eludere il fisco grazie a un sistema europeo che chiude gli occhi sui paradisi fiscali interni all’Unione". (Civonline)

Che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al quale è affidata la regia sulla prossima Manovra di bilancio, non ne azzecchi una non è certo rassicurante. Il target dell’1% di crescita del Pil per quest’anno in Italia è “realistico”, ha detto il ministro leghista giovedì. (LA NOTIZIA)