Mercosur-Ue, accordo raggiunto: nessuno vince ma nessuno perde
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Tra l’indifferenza di alcuni Stati membri da un lato e le proteste di altri, è stato firmato l’accordo di libero scambio tra Commissione europea e i Paesi del blocco Mercosur. Ovvero il mercato comune latino americano di cui fanno parte Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay e Bolivia. Dopo estenuanti negoziati, il fattore decisivo che ha portato alla ratifica è stata la caduta del governo francese guidato da Michel Barnier. (Valori.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Lo ha scritto su X l'Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell. . (Il Mattino di Padova)
C’è l’intesa per il nuovo accordo tra Unione Europea e Mercosur, il mercato sudamericano. Si parla anche e soprattutto di prodotti agricoli: gli agricoltori d’Europa sono preoccupati per quello che sarà il mercato nazionale della carne, ma non solo. (Radio Radio)
Sarà uno dei più grandi mercati del mondo e offrirà enormi opportunità di commercio e occupazione». «Stiamo creando un blocco economico che coinvolge più di 700 milioni di persone, con un Pil complessivo di 22.000 miliardi. (Corriere della Sera)
Contingente a dazio zero Per quanto riguarda il riso, è prevista una concessione ai paesi sudamericani di un contingente a dazio zero di 10.000 tonnellate per il primo anno che si incrementerà ogni anno di 10.000 tonnellate fino ad arrivare a un massimo di 60.000 tonnellate. (Prima Vercelli)
Un’organizzazione di alto livello, tanto da attirare i padri del beach sport, che a fine Febbraio affideranno all’organizzazione sassarese un evento simile in Brasile. Soddisfazione dunque per gli organizzatori sassaresi, in primis Carmelo Ortu, che oggi ha preso parte alla tavola rotonda che si è svolta nella Sala Angioy della Provincia di Sassari, sul tema “Dalla sabbia alla salute, inclusione e sport a Sassari”. (SARdies.it)
Agricoltori ed allevatori toscani preoccupati per gli effetti dirompenti dell’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea ed i quattro paesi che fanno parte del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) che rischia di spalancare le porte del mercato europeo e nazionale a prodotti alimentari ottenuti utilizzando antibiotici, ormoni e pesticidi vietati nell’Unione Europea. (Coldiretti - TOSCANA)