L’incontro con il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede

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TV2000 ESTERI

L’incontro con il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede Questa mattina Papa Francesco ha incontrato i membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede per i consueti auguri per il nuovo anno. Un discorso lungo e intenso in cui il Santo Padre ha parlato della necessità di una diplomazia della speranza e ha ricordato le tante guerre che ancora incendiano il mondo. Al Diario se ne parla con Vincenzo Buonomo, rettore della Pontificia Università Urbaniana e, collegato da Gerusalemme, padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa    (TV2000)

La notizia riportata su altre testate

«Iniziamo questo anno mentre il mondo si trova lacerato da numerosi conflitti, piccoli e grandi, più o meno noti, e anche dalla ripresa di esecrabili atti di terrore, come quelli recentemente avvenuti a Magdeburgo in Germania e a New Orleans negli Stati Uniti». (Romasette.it)

"Tutta la vita va protetta, in ogni suo momento dal concepimento alla morte naturale, perché nessun bambino è un errore o è colpevole di esistere, così come nessun anziano o malato può essere privato di speranza e scartato", continua il discorso, letto da un collaboratore di Francesco. (RaiNews)

"Di fronte alla sempre più concreta minaccia di una guerra mondiale, la vocazione della diplomazia è quella di favorire il dialogo con tutti, compresi gli interlocutori considerati più 'scomodi' o che non si riterrebbero legittimati a negoziare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Papa Francesco traccia una diplomazia della speranza

Nonostante la voce stavolta fosse diversa, il messaggio del Pontefice è stato chiaro e netto: no alla cancel culture, all'aborto (Secolo d'Italia)

La Sala Stampa della Santa Sede ha fatto sapere che sono 184 gli Stati che attualmente intrattengono piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede. Ad essi vanno aggiunti l’Unione Europea e il Sovrano Militare Ordine di Malta. (Silere Non Possum)

“All’inizio di quest’anno, che per la Chiesa cattolica ha una particolare rilevanza, il nostro ritrovarci ha una valenza simbolica speciale, poiché il senso stesso del Giubileo è quello di “fare una sosta” dalla frenesia che contraddistingue sempre più la vita quotidiana, per rinfrancarsi e per nutrirsi di ciò che è veramente essenziale: riscoprirsi figli di Dio e in Lui fratelli, perdonare le offese, sostenere i deboli e i poveri, far riposare la terra, praticare la giustizia e ritrovare speranza. (korazym.org)