Cdm, via libera al Dl Giustizia - Più verifiche sul “braccialetto” nella violenza di genere - Il testo della “Gazzetta”

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NT+ Diritto INTERNO

Approda a tempi record nella “Gazzetta Ufficiale” n. 280 del 29 novembre il decreto legge 29 novembre 2024 n. 178, che reca «Misure urgenti in materia di giustizia». Il provvedimento entra in vigore 30 novembre. Il via libera dal Consiglio dei ministri - che si è riunito per soli 15 minuti - al decreto legge n. 178/2024 è arrivato nella giornata di venerdì. Nella scorsa riunione, il provvedimento era slittato su richiesta del vicepremier Antonio Tajani, per l’assenza di diversi ministri di Forza Italia. (NT+ Diritto)

Su altri giornali

Il messaggio sui social Salvini assente per motivi familiari (Virgilio Notizie)

Nel frattempo, questo pomeriggio è stato licenziato da Palazzo Chigi il decreto Giustizia che contiene una serie di misure in tema cybersicurezza. (il Giornale)

La grande strategia ha prodotto un topolino. È un flop il decreto giustizia che arriva in serata, dopo un ritardo di due ore, appena quindici minuti di Consiglio dei ministri, e con il vicepremier Salvini assente (ma per motivi familiari). (la Repubblica)

Consiglio dei ministri, via libera al dl giustizia: dopo il veto di Forza Italia salta la competenza dell’Antimafia sull’estorsione informatica

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che contiene misure in materia di Giustizia. Sparito il bavaglio ai magistrati dal decreto. (la Repubblica)

Il vicepremier leghista rientrato a Milano per motivi familiari (LAPRESSE)

È durato appena un quarto d’ora il Consiglio dei ministri convocato per venerdì. Dal provvedimento, però, è stata eliminata la previsione che attribuiva alla Dna, la Procura nazionale antimafia, il potere d’impulso e coordinamento delle indagini sul nuovo reato di estorsione informatica, introdotto dal decreto sulla cybersicurezza convertito in legge a giugno: contro questa norma si era impuntata Forza Italia, che aveva disertato il Cdm di lunedì ottenendo di far slittare l’esame del decreto, previsto al primo punto dell’ordine del giorno. (Il Fatto Quotidiano)