ESCLUSIVA – Siria, il leader dell’SSNP: “E’ il caos, probabilmente è ciò che Occidente e Israele vogliono”
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Dopo il colpo di Stato avvenuto lo scorso 8 dicembre, la situazione in Siria resta drammatica. L a presa di potere dei guerriglieri HTS e del terrorista Al Jolani, salutata dall’Occidente come una svolta positiva, in realtà non promette nulla di buono visti i continui scossoni e le divisioni incontrollate all’interno dell’area (ancora martoriata) e il background del gruppo alla guida oggi del Paese. (Gazzetta dell'Emilia & Dintorni)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Da guida di Hayat Tahrir al-Sham, una coalizione di milizie che comandava su Idlib con gruppi ribelli radicali e islamisti, il nuovo leader di Damasco vuole e deve presentarsi con un volto nuovo. Ahmed al-Sharaa, l’uomo che ha rovesciato Bashar al-Assad con il nome di battaglia di Abu Muhammad al-Jolani, ha preso il potere cercando di svestire i panni del leader su cui pendeva la taglia americana per “terrorismo”. (ilmessaggero.it)
Le possibilità che si sono aperte sono tante, quanti i pericoli in agguato anche perché la Siria è un paese che non verrà mai lasciato da solo a prendere le proprie decisioni. (articolo21)
Roma, 29 dic. Lo ha detto oggi il leader dell’amministrazione provvisoria siriana, Abu Mohammad al Jolani, in un’intervista rilasciata ad Al Arabiya.Il leader del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (Hts) che ha preso il potere a Damasco lo scorso 8 dicembre ha dichiarato che occorre prima redigere una nuova costituzione, processo che “potrebbe richiedere circa 3 anni”, e poi procedere a “un censimento completo della popolazione”. (Agenzia askanews)
Oggi a Damasco avrà luogo una nuova protesta davanti alla sede del ministero dell’Istruzione, contro la modifica dei testi scolastici da parte dell’amministrazione siriana ad interim: una novità, la prima bozza della riforma, che ha suscitato clamore anche sui media internazionali. (il manifesto)
L’intervista è stata condotta da Taher Barakeh, giornalista senior del notiziario del rinomato canale satellitare internazionale con sede in Arabia Saudita, Al Arabiya. Abbiamo tradotto integralmente l’intervista in italiano per renderla accessibile al nostro pubblico. (La Luce)
Chi ha vinto e chi ha perso con la fine del regime di Assad in Siria. Conversazione con l’analista del CeSI Tiziano Marino. In dieci giorni le milizie di Al Jolani, leader di Hayat Tahir al-Sham (Hts) e in passato legato all’ISIS e ad Al Qaeda, hanno preso la Siria di Bashar al-Assad, costringendo il presidente a riparare in Russia. (Start Magazine)