Difesa, studio Iiss: Europa spende di più, ma manca di soldati
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Milano, 8 nov. – Uno studio del International Institute for Security Studies (IISS) è stato presentato alla conferenza sulla difesa del Prague Defense Summit che inizia oggi e terminerà domenica. Lo scopo del vertice è quello di stimolare un ampio dibattito pubblico sullo sviluppo delle capacità di difesa europee e transatlantiche e di aprire la strada a misure concrete che portino all’attuazione di obiettivi politici, in particolare nel campo dell’innovazione e degli appalti nel settore della difesa. (Agenzia askanews)
Ne parlano anche altre testate
Come devono agire gli stati europei per proteggere i loro cittadini e difendere i valori democratici, in un contesto internazionale caratterizzato da equilibri sempre più fragili? Quali lezioni trarre dai conflitti recenti per affrontare i pericoli di domani? (Comune di Modena)
Con un forte richiamo al coinvolgimento attivo dei cittadini e alla cooperazione tra Stati membri, il documento evidenzia anche l'importanza della condivisione dell'intelligence e della dissuasione come elementi chiave per garantire la sicurezza collettiva. (il Giornale)
La Commissione europea approva i primi finanziamenti per gli acquisti di difesa comune. Lo annuncia un portavoce, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Si tratta di cinque progetti transfrontalieri a sostegno di “acquisti di difesa più coordinati ed efficienti” tra gli Stati membri dell'Ue. (Adnkronos)
Lo spettro di una politica isolazionista del Trump 2.0 preoccupa molti leader europei. (Sky Tg24 )
L’angolo di attacco per rilanciare la Ue e, al tempo stesso, rispondere all’indifferenza Usa accentuata dalla vittoria di Trump è accelerare sulla difesa comune europea. Ieri all’Eliseo il nuovo segretario della Nato, l’olandese Marc Rutte, ha lanciato un messaggio a Trump, ricordando all’isolazionista che «la guerra della Russia all’Ucraina è una sfida anche per la sicurezza Usa». (il manifesto)
Dirottare alla Difesa i Fondi per le aree povere dell’Unione, un terzo del budget europeo. La Commissione von der Leyen punta tutto sugli armamenti, ancor di più dopo il ritorno di Trump. Incaricato per la Coesione è l’italiano Fitto, ieri sotto esame. (il manifesto)