Regina Coeli brucia. La protesta dei detenuti nel carcere dei suicidi

Regina Coeli brucia. La protesta dei detenuti nel carcere dei suicidi
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il manifesto INTERNO

È il carcere dei suicidi, il primo in Italia nella triste classifica dei detenuti morti dietro le sbarre stilata da Ristretti orizzonti: 15 negli ultimi quattro anni. Il carcere dei «tre scalini», come viene chiamato da generazioni di romani, nella notte tra mercoledì e giovedì ha offerto agli abitanti di Trastevere, rione dove è ubicato in un ex convento seicentesco, lo “spettacolo” delle fiamme che uscivano dal tetto. (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Emergenza carceri, disordini a Regina Coeli. Esplosioni e danni (TV2000)

Disordini nella struttura penitenziaria romana, danni ingenti nell’ala carceraria. Polizia penitenziaria interviene per riportare l’ordine. (RomaDailyNews)

I disordini sono scoppiati poco prima delle 21, quando alcuni detenuti dell’ottava sezione si sono rifiutati di rientrare in cella e, come atto di protesta, hanno incendiato i materassi, trasformando il carcere in un inferno di fuoco e caos. (AbitareaRoma)

Rivolta a Regina Coeli, la sinistra fa sciacallaggio. Il cappellano riporta alla realtà su detenuti e immigrazione

Lanci di tegole e altro materiale dai tetti del carcere di Regina Coeli dove alcuni detenuti hanno dato vita mercoledì sera a una piccola rivolta sedata dall’intervento delle forze dell’ordine intervenute in massa. (LAPRESSE)

Ancora tensione nel carcere romano di Regina Coeli, dove c'è un sovraffollamento di oltre 600 detenuti e una carenza di organico di agenti della polizia penitenziaria che sfiora i 150. Nella serata di mercoledì una rivolta, l'ennesima nelle ultime settimane nelle carceri di Roma e del Lazio, è scoppiata nell'VIII sezione. (Corriere Roma)

Ha provocato "danni ingenti" la rivolta che si è verificata nella serata di ieri nell'ottava sezione del carcere di Regina Coeli, dove è anche divampato un incendio che, secondo quanto ricostruito, sarebbe stato appiccato da alcuni detenuti con le bombolette di gas da campeggio che vengono usate per cucinare. (Secolo d'Italia)