Squalifica del Settebello, le motivazioni del tribunale del nuoto: «Abusi verbali a un'arbitra e telefono sottratto a una giudice»

Squalifica del Settebello, le motivazioni del tribunale del nuoto: «Abusi verbali a un'arbitra e telefono sottratto a una giudice»
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Corriere della Sera SPORT

Sei mesi di sospensione da ogni gara (compresa la prossima Coppa del Mondo) e 100 mila euro di multa. È una squalifica senza precedenti per la Nazionale azzurra inflitta ieri dall’Aquatics Integrity Unit (Aqui), il tribunale del nuoto, al nostro Settebello per quanto successo lo scorso 7 agosto nella piscina olimpica di Parigi durante il famigerato quarto di finale contro l’Ungheria: l’espulsione a 2’22” dalla fine di Francesco Condemi, le vibranti proteste dei nostri, la sconfitta, i due ricorsi respinti in 48 ore e poi il gesto plateale nella sfida di consolazione contro la Spagna, con i giocatori che non si sono presentati nella call room e hanno voltato le spalle alla tribuna d’onore durante gli inni nazionali. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Già, perché proprio nelle scorse ore è arrivato il verdetto dell'Aquatics Integrity Unit della World Aquatics, che ha comminato sei mesi di squalifica al Settebello, con un ammenda di 50mila dollari da pagare entro il 15 gennaio. (LA NAZIONE)

Non c'è stata un'aggressione fisica , ma una dura contestazione verbale ". " Si è trattato dell'errore (arbitrale, ndr) più clamoroso da quando faccio pallanuoto, cioè da 45 anni. (Eurosport IT)

Il Corsera. Il ct Campagna minacciò un giudice: «Cosa ne sai di pallanuoto tu che sei del Montenegro». Solo sei mesi di squalifica perché il ct ha scritto una lettera di scuse L’Italia di pallanuoto è stata squalificata da ogni gara per sei mesi e dovrà pagare una multa di 100mila euro per le aggressioni fisiche e verbali agli arbitri di Italia-Ungheria alle Olimpiadi. (IlNapolista)

"Spintoni ad una donna, il cellulare sottratto ad un giudice": ecco perché il Settebello è stato squalificato per 6 mesi

Dal ministro per lo sport Andrea Abodi all’ex ct Ratko Rudic, è stata una giornata di reazioni dopo l’annuncio della stangata della federazione mondiale inflitta al Settebello, finito nei titoli dei telegiornali e delle prime pagine e con lo stesso Sandro Campagna, di rientro da Budapest, costretto a ribadire che non c’è stata violenza nei confronti degli arbitri né da parte sua né da parte degli azzurri dopo l’infuocato post partita di Parigi che ha portato l’Italia a ucire dal gioco delle medaglie per via della sconfitta assurda ai rigori (12-10) contro gli ungheresi. (La Gazzetta dello Sport)

"Siamo consapevoli che la punizione è giusta, ma noi non siamo né violenti né una squadra che non sa perdere: abbiamo sempre fatto i complimenti a tutti - puntualizza il coach italiano -. "Addà passà 'a nuttata". (La Gazzetta dello Sport)

ROMA – Non fu la rivolta in vasca, lo “sciopero” olimpico per le tv dopo le ingiustizie, l’inno girati di spalle o quei minuti in acqua con un uomo in meno che fecero arrabbiare persino Malagò. L'Aqui ha punito "l'aggressione" dopo Italia-Ungheria, alle Olimpiadi. (Dire)