Guerra in Siria, dopo Aleppo ribelli puntano su Hama: ultime news
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Il presidente siriano: "Continuiamo a difendere la stabilità e l'integrità territoriale del Paese". Presa Aleppo, civili in fuga e coprifuoco di 24 ore La Siria nel caos tra guerra civile e voci di golpe, con l'offensiva dei ribelli che scuote il regime di Bashar al-Assad, che promette una reazione fino alla sconfitta dei terroristi. Le forze jihadiste filo-turche continuano ad avanzare nella campagna settentrionale della provincia di Hama, nella Siria centrale, dopo aver conquistato territori chiave nelle province nord-occidentali di Aleppo e Idlib, secondo le news e gli aggiornamenti forniti dall'Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR). (Adnkronos)
Ne parlano anche altri media
Aleppo nelle mani dei ribelli. Italiani e funzionari Onu in fuga verso Damasco (AGI - Agenzia Italia)
I ribelli siriani che nei giorni scorsi hanno lanciato una vasta offensiva contro le forze del regime nel nord-ovest del Paese, controllano ora «la maggior parte» di Aleppo. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani, sottolineando che «Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e fazioni alleate… hanno preso il controllo della maggior parte della città e dei centri governativi e delle prigioni». (Open)
I due si sono incontrati proprio per discutere di quanto sta avvenendo in Siria, e "nel corso del colloquio hanno espresso profonda preoccupazione per la pericolosa escalation della situazione a causa dell'incursione terroristica di gruppi armati nelle province di Aleppo e Idlib". (Liberoquotidiano.it)
La presa di Aleppo da parte dei ribelli islamisti anti-Assad riporta l’attenzione del mondo su un Paese, la Siria, dimenticato dopo gli anni della sanguinosa guerra civile scoppiata nel 2011. Le origini di Hts - l’acronimo con cui è conosciuta - derivano da Jabhat al-Nusra, formazione allineata ad al-Qaeda creata alla fine del 2011 dal siriano Abu Muhammad al-Jawlani su richiesta dell’allora leader dell’Is, Abu Bakr al-Baghdadi. (Il Sole 24 ORE)
«Sconfiggeremo i terroristi» tuona il presidente siriano Bashar Al Assad da una località sconosciuta: secondo qualcuno già fuggito in Russia con la famiglia, per altri nel bunker presidenziale a Damasco. (la Repubblica)
«L’esercito di Assad si è dissolto in … (la Repubblica)